Surfcorner 15 Years

La Perfezione Esiste

Il racconto di Sandro Carlesso per il concorso Surfcorner 15 Years Summer Contest.

Diamo il benvenuto a Sandro Carlesso e al suo racconto di un surf trip in alto Adriatico per il Concorso Surfcorner 15 Years nella categoria “Racconta il tuo surf trip” (ricordiamo che è possibile partecipare contemporaneamente in entrambe le categorie del concorso e avere così più possibilità di vincere. Tutti i dettagli per partecipare e vincere un soggiorno alle Maldive, una tavola X Surfboards, soggiorni a Santander e altro sono a fondo pagina).

Se ti è piaciuto il suo racconto, clicca “Mi Piace” e condividilo per dargli la possibilità di accedere alla lista dei finalisti del concorso.

 

Foto Cover: Casa. Foto Luca Tiozzo

 

 

LA PERFEZIONE ESISTE

Strana, la vita. Assurda.

Siamo sempre a lottare, a sgomitare, e finiamo lo stesso per trovarci in situazioni da cui vorremmo uscire per essere da un’altra parte, in mezzo a gente diversa. Persino quando facciamo l’amore  con una persona che in qualche modo abbiamo scelto ci capita di pensare a qualcun altro.
Sì, strano, a pensarci con un attimo di obiettività.
E riflettendoci mi trovo a dare ancora più valore a quegli istanti perfetti da cui invece non vorrei uscire mai: sì, perché la perfezione esiste.

 

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Una rara foto di surf in una giornata di mareggiata da bora (quando c’è bora è difficile che qualcuno venga con una macchina fotografica in spiaggia dato che le onde di solito non sono granché). Foto Riccardo Ciriello

 

 

La sveglia suona quando le cinque sono passate da pochi minuti.
Mi allungo per spegnerla e ripristinare il silenzio della notte che sta per finire, poi mi giro sul fianco; sono tentato di lasciarmi andare, cedere al sonno e che sia il corpo a decidere quando alzarmi. Con il sole già alto nel cielo, per dare una indicazione di massima.
Ma poi mi faccio forza, e del resto non posso restare a letto; già immagino l’istante in cui stasera tornerò a posare la testa sul cuscino, chiuderò gli occhi e vedrò onde. L’inequivocabile sintomo di una bella sessione di surf.
È proprio vero che in tutte le cose il primo passo è il più difficile; già adesso che sono in piedi l’idea di cominciare la giornata prima di gran parte della gente mi risulta meno pessima di pochi istanti fa. So che tra poco la prospettiva cambierà ulteriormente e mi riterrò fortunato di non essere tra quelli che ancora dormono.
Accendo la fiamma sotto la caffettiera già pronta e mi avvio verso il bagno; con un altro semplice gesto faccio uscire acqua fresca dal rubinetto e unendo a coppa le mani mi rinfresco il viso. Il pensiero corre inevitabilmente alla distesa d’acqua che tra poco avrò davanti e già sento adrenalina scorrermi nelle vene.
Aumento il gas per accelerare l’uscita del caffè e quindi la partenza, quando è pronto lo bevo rischiando l’ustione; ma oramai la valanga sta rotolando. Mi rammarico di non essermi svegliato prima quando scorgo una vaga luce nel cielo (forse già potrei capire le condizioni del mare se fossi in spiaggia? In realtà manca quasi un’ora all’alba e sto solamente lavorando di immaginazione), poi mi vesto rapidamente e già sono fuori nella fine-notte di ottobre.
Nessuna macchina, nessuna finestra aperta, nessun passante, nessuna forma di vita. Io invece sento vita in ogni poro, sensazione tanto rara.
Improvvisamente evaporati i problemi che ieri sera non mi facevano addormentare, sorrido e canticchio un motivetto stupido che passa alla radio. Strade libere, guido sgranocchiando qualche biscotto e poi finalmente mi infilo nella stradina sterrata e parcheggio dove inizia la sabbia.
La spiaggia è ovviamente deserta, non sembra neppure la stessa che ad agosto è ingombra di persone ombrelloni asciugamani racchettoni urla cappellini palloni sdraio pance occhiali-da-sole creme-protettive; oggi sembra offrirsi vuota e pura.

 

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Eros Tonello. Foto Riccardo Ciriello

 

Il fragore delle onde mi richiama e mi dirigo verso il mare per un veloce check-up.
Il vento da nord sta continuando a soffiare e un po’ di scoramento mi assale; ma poi scorgo un puntino nel mare scombussolato da onde dannatamente troppo ravvicinate. Anche a guardarlo da fuori è chiaro come la corrente stia spostando quello che è l’amico di tante entrate solitarie all’alba.
Lo vedo uscire dall’acqua e poi camminare sulla battigia; capisco – anche se già lo sapevo, ma al solito speravo in qualche misterioso intervento extra-umano che ci regalasse un sabato di onde più amichevoli – che mi aspetta una giornata di battaglia, di corrente che spinge verso sud e costringe ad uscire dall’acqua, a camminare per rientrare parecchi metri più a nord lottando di nuovo con le schiume.
Mentre mi cambio nel parcheggio deserto controllo le previsioni aggiornate e ripenso all’Indonesia, alle albe in cui scivolavo fuori dal letto per scappare verso onde meno affollate, alle sessioni in costume, al ritorno verso la stanza correndo in scooter a petto nudo, all’aria calda che mi asciugava, alle colazioni soddisfatte, alla meraviglia di una spiaggia che offre onde senza soluzioni di continuità. Niente continue verifiche alle previsioni, lì.
La perfezione esiste, allora; non è un’invenzione.

 

 

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Eros Tonello. Foto Riccardo Ciriello

 

 

Entro in mare cercando di raggiungere una di quelle strane oasi che si formano anche in spot completamente aperti; le schiume continuano a spingermi indietro, quasi l’Adriatico oggi non mi volesse, ma poi finalmente raggiungo gli altri due surfisti che hanno voluto comunque esserci.
E, niente, sono felice.
Sono dove vorrei essere; la perfezione esiste anche qui in Veneto allora, o forse esiste dentro di noi quando facciamo ciò che ci piace.
Solamente adesso mi rendo conto che è valsa la pena; che non ero mentalmente instabile nei giorni scorsi a guardare e riguardare i vari siti di previsioni per capirci qualcosa. A farlo anche se a volte si riaffaccia la tentazione di lasciar perdere tutto quanto per dedicarmi ad attività più gestibili e più facilmente compatibili con gli altri aspetti della vita. Da qui, seduto in equilibrio sulla tavola, tutto sembra chiaro: in ogni occasione in cui c’è speranza d’onda devo essere qui!
Anche da quello che è ancora un marasma spuntano delle serie che ci fanno davvero divertire e poi il vento cala permettendo che il mare si sistemi e ci regali qualche frangente di qualità migliore. Che ci regali momenti ogni volta unici. Perché non ce ne sono di uguali al mondo; non ce ne sono, punto e basta.
Eccolo, il momento in cui l’onda si gonfia e senti la tavola sotto di te che prende velocità: è un attimo, spingi sulle braccia per alzarti e davanti a te inquadri l’acqua su cui planerai. Riesci a sorridere, concentrato come sei, mentre fai la cosa che più ti piace al mondo; e sai che puoi beatamente fregartene di chi ti prende per pazzo quando dici che non c’è nulla di meglio nella vita.

 

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Foto Riccardo Ciriello

 

 

Tu lo sai bene, chi è il pazzo dei due, e del resto sei tu quello che adesso è in piedi sulla tavola che fila via mentre acqua e aria ti accarezzano; e non può esserci niente altro da desiderare. Hai tutto quello che ti serve per essere felice, che altro potresti volere?
Come hai letto in quel libro che ti è piaciuto tanto, sei proprio lì “dove le stronzate non hanno più senso”.
Se fossi in un film e la macchina da presa si allontanasse sempre più, in altezza, allora entrerebbero nell’inquadratura un sacco di cose: la costa sabbiosa, gli arbusti che la proteggono, gli alberi appena dietro, la strada sterrata, quella asfaltata, le case isolate e poi dense e piene di persone, oggetti di ogni tipo, macchine, fiumi, montagne, piccoli torrenti in cui non riconosceresti di certo i fiumi di poco fa, altri paesi, altri mucchi di case, un altro mare forse. Milioni di possibilità.
Ma io resto qui, grazie per l’offerta. Resto qui e torno sulla line-up, tanto prima o poi arriverà un’altra onda da cui farmi trasportare.
Già ti immagino, lettore di queste righe, a rappresentarti la scena appena descritta: di sicuro stai visualizzando un surfer che vola su onde gigantesche, lisce e perfette, valorizzate da una splendida giornata di sole.
Beh, sappi che non va sempre così.
E sappi che per noi in fondo conta poco.
Noi siamo qui a remare anche con la pioggia, con il freddo. Natale o Capodanno.
È che non ti importa, quando sei lì in mezzo all’acqua, non ti importa che piova o che faccia freddo. Non ti importa di nulla, e piano piano non te ne accorgi nemmeno: sei concentrato a remare, a raggiungere la line-up senza farti travolgere, a scrutare l’orizzonte e a scegliere quella che reputi la tua onda.
E poi via, remare più forte ed andare.
Sì, tutto il resto non conta. Non esiste, per quello che ne sai.
Ti rendi conto di essere un altro, anche tu, lì in mezzo: non sei forse la stessa persona che fa di corsa la ventina di metri che ti separano dal portone, quando devi scendere dalla macchina in una giornata piovosa? Eppure, nella bolla-surf ti accorgi improvvisamente che quelle gocce che solitamente fai di tutto per evitare non sono altro che acqua: acqua che ti scivolerà addosso o che al limite evaporerà dopo pochi minuti. Perché darci troppa importanza allora? All’acqua e a tante altre cose? Come sei leggero senza quelle inutili preoccupazioni – che poi, già chiamarle così è esagerare.
Tutti gli altri aspetti della tua vita se ne rimangono in spiaggia ad aspettarti, quasi avessero paura di affogare qui tra le onde; ecco forse perché non vuoi tornare sulla terra.
E poi: emergere, al lavoro, con le donne, nei guadagni. Più, meno, vittoria, sconfitta. Cosa conta? Tu vuoi solamente surfare.

“Racconto un viaggio verso uno degli spot della nostra zona, l’alto Adriatico. Qui da noi le onde da scirocco sono onde di discreta qualità, ma la scarsa frequenza ci obbliga spesso a surfare anche con mareggiate di bora. Ho voluto proprio raccontare un viaggio verso uno dei nostri spot in una giornata di bora, perché in fondo da noi il surf è anche questo.” – Sandro Carlesso

 

 

 

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CONCORSO SURFCORNER 15 YEARS

Vinci un soggiorno alle Maldive (per 2 persone), una nuova X Surfboards fiammante modello Capsule edizione speciale 15 Years accessoriata di accessori Ocean&Earth e set di pinne FUTURES, soggiorni a Santander e tanti altri premi.

Scopri qui tutti i dettagli per partecipare al concorso:
http://www.surfcorner.it/2015/06/23/surfcorner-15-years-summer-contest/

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SURFCORNER 15 YEARS

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Un ringraziamento agli sponsor che hanno reso possibile questo concorso:

www.surfmaldive.com
www.xsurfboards.it
www.counterstream.com
www.surftolive.com
www.surfcornerstore.it

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