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Salviamo la Costa di Castiglione della Pescaia

E’ un incubo che può capitare di vivere a chiunque in Italia: la fine del proprio home spot in seguito alla posa delle barriere di scogli. E’ successo, sta per succedere di nuovo e succederà ancora in futuro. Diamo un aiuto concreto ai surfisti di Castiglione della Pescaia per salvare lo spot.

 

Il comitato Save the Coast nasce per dar voce a ciò che il mare non può dire.

Come vi sentireste se improvvisamente gettassero del cemento per arrestare la crescita dell’erba nel vostro giardino, considerata naturalmente invadente?

Beh di sicuro non sareste felici, considerando anche il fatto che l’azione è stata compiuta senza il vostro parere, voi, che quel giardino lo vivete e lo curate 365 giorni all’anno e di soluzioni alternative, meno costose e meno impattanti ne avreste sicuramente trovate diverse.

 

Immagine del progetto della Regione Toscana lungo la costa di Castiglione della Pescaia. Le barriere andrebbero a chiudere la secca su cui srotola il point.

 

Quello che sta per accadere sul litorale castiglionese è pressappoco lo stesso.

Gettate di massi per oltre 6 KM verranno sistemate a partire da Le Rocchette proseguendo verso sud, se nessuno interverrà per proporre un’alternativa ecosostenibile e modulabile nel tempo.

Il progetto di questi pennelli di roccia è stato sviluppato sulla base di richieste istituzionali ed è basato principalmente su strutture rigide, in parte emerse e in parte a pelo d’acqua.

La costa cambierà per sempre.

 

 

Ma non in meglio e c’è di più!

Gli interventi di messa in acqua dei massi necessiteranno nel tempo di molti riadattamenti e di nuovi ripascimenti, che non potranno essere evitati e che saranno affiancati da autotreni di rocce e sabbie di cava, per non parlare delle migliaia di euro di soldi pubblici che dovranno essere spesi ogni anno per la manutenzione.

 

 

E in futuro la sabbia utilizzata nei ripascimenti difficilmente sarà la sabbia originale di Castiglione della Pescaia o di Marina di Grosseto, ma si tratterà di sabbia/ghiaia sicuramente più grossolana (già il 10% del primo ripascimento sarà ghiaia).

 

 

Save the Coast è un movimento a favore della conservazione del litorale, crediamo fermamente che la spiaggia vada tutelata dall’erosione, ma la tutela della costa è ben diversa dalla tutela dei metri quadri di spiaggia.

Tutto ciò può essere raggiunto attraverso l’utilizzo di metodi innovativi, ecologici e paesaggisticamente non compromettenti. Non vogliamo che questo movimento venga qualificato come “contro”, ma come alternativo rispetto alla soluzione progettuale ipotizzata.

 

 

 

Ne abbiamo già parlato in passato e lo facciamo anche adesso a gran voce allegando il link con le proposte alternative contenute nelle Linee Guida 2018 per il contrasto all’erosione costiera:

http://www.erosionecostiera.isprambiente.it/files/linee-guida-nazionali/TNEC_LineeGuidaerosionecostiera_2018.

Ci sono ancora ampi spazi per cambiare il progetto, per farne valutare l’impatto ambientale, quello paesaggistico, e intendiamo sollecitare le istituzioni competenti affinché pongano l’attenzione su alcuni aspetti che sono stati trascurati.

 

Josh Hall fotografato da Todd Glaser alle Rocchette

 

È possibile trovare una soluzione intermedia, che garantisca economia, ambiente, fruibilità del mare e sfruttamento economico della spiaggia. Lo dicono studiosi italiani ed europei, lo dice lo studio “Eurosion” della Comunità Europea patrocinato dalla Regione Toscana.

Lo diciamo anche noi che viviamo questo litorale 365 giorni l’anno.

Save the Coast CDP si è adoperato in questo anno per divulgare la problematica, cercare soluzioni alternative, interpellare gli esperti di settore e organizzare giornate in spiaggia per sensibilizzare il pubblico verso questa tematica.

“L’unione fa la forza”.

Per questo abbiamo istituito un crowdfunding su Gofund.me, abbiamo bisogno del supporto di tutti per divulgare e far conoscere le nostre intenzioni!

https://www.gofundme.com/f/salviamo-la-costa-di-castiglione-dalle-barriere

Il ricavato andrà interamente a finanziare la ricerca con i tecnici di settore per trovare la giusta soluzione alternativa e non impattante e servirà per finanziare l’azione legale contro la regione, ricordando che quest’ultima ha totalmente ignorato il parere contrario al progetto della Soprintendenza per i Beni Culturali e le Attività Culturali e per il Turismo.

Investiremo inoltre una parte della raccolta fondi nella campagna pubblicitaria a favore della difesa della linea di costa castiglionese.

Tutti gli aggiornamenti potranno essere seguiti sulla pagina del crowdfunding oppure sulle pagine Instagram e Facebook del comitato.

@savethecoastcdp

#savethecoastcdp #castiglionedellapescaia

Grazie.

Cover foto di Filippo Maffei

 

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