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Simone Tribuiani X Surfcorner 15 Years

Per i nostri 15 anni non ci siamo fatti mancare niente e abbiamo collaborato con l’apprezzato artista surfista Simone Tribuiani per una edizione speciale Surfcorner 15 Years.

Nella zona della Costa Est romagnola, Simone Tribuiani in arte Tribv non ha bisogno di presentazioni. Instancabile e fervido artista, nonchè surfista incallito, l’arte di Tribv (si legge Tribu) negli ultimi anni si è fatta conoscere e apprezzare sempre di più e non soltanto dalla comunità surfistica locale.

Il suo stile artistico, puro e radicale ci ha conquistati subito, fin dagli esordi del suo progetto Bronx Ponente, e da allora abbiamo continuato a seguirlo e apprezzarlo in maniera crescente. La sua ricerca arriva diretta al punto, sincera e libera, per questo motivo ma anche perchè siamo allo stesso tempo fortemente legati al territorio, dove Surfcorner stesso è nato, abbiamo collaborato con Tribv chiedendogli di riassumere con la sua visione creativa i nostri 15 anni di navigazione.

Ora, siamo davvero eccitati e onorati di presentarvi finalmente, nell’intervista che segue, Tribv e la sua arte, nonchè la visione artistica che ha espresso per noi. Grazie Tribv!

 

 

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Tribu circondato dalle sue creazioni durante il primo Board Swap della Costa Est in collaborazione con SurfLab

 

 

Per noi che ti seguiamo e apprezziamo la tua arte da anni è un onore avere la tua collaborazione per i nostri 15 anni. Per chi ancora non ti conosce, chi è Tribv?

Devo confessare che un’intervista su Surfcorner mi mette un poco in imbarazzo, anche perché, surfisticamente parlando mi considero un piccolo neofita… Comunque partiamo dal principio.

Sono Simone Tribuiani, per gli amici Tribv. Vivo da sempre a Cesenatico, dove ho avuto la fortuna di crescere in riva al mare. Il mare senza scogli di ponente, dove con il primo bodyboard aspettavo quelle mareggiate con il gusto dell’avventura inattesa. Poi acquaticamente, mea culpa, una lunghissima pausa. Salvo qualche sporadica apparizione negli anni dei primi surfer cesenaticesi miei coetanei come Bicio, Stellao ecc.

 

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La visione creativa di Tribv X Surfcorner 15 Years

 

Quando ti è tornata poi la voglia di fare surf?

Alla soglia dei quaranta, dopo una vita ad ascoltare racconti di amici sul surf, mi si accende la lampadina… Dopo un’estate di “preparazione” fra scivolate alla “madonnina” (home spot) e nuotate, mi aggrego per il mio primo surf-trip in direzione Hossegor.

Apriti cielo: “Questa si che è vita” mi si apre un mondo tutto nuovo. Botti su botti su botti, l’oceano mi da subito il suo biglietto da visita, la prima line-up del beach break è già un primo traguardo. La prima onda tagliata una festa per il cuore e per la mente.

Così negli ultimi due anni annovero spot e botti che mi fanno invaghire sempre più di questo stile di vita incredibile che oggi influenza il mio linguaggio creativo.

 

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L’arte di Tribv sulle tavole di Roberto Bacchereti “SurfLab”

 

 

E’ entrata prima l’arte o il surf nella tua vita?

Io disegno, disegno da quando me lo ricordo, liceo artistico e CBC (Accademia della Conservazione Beni Culturali) ne sono una conseguenza, disegno su tutto: carta, stoffa, legno, vetro eccetera, ma soprattutto mi piace quando il supporto è logorato dal tempo, quando l’oggetto ha una storia propria… Pezzi di legno di cantieri navali, teli vecchi, sono superfici su cui amo lavorare, cimeli che raccatto in quel che è il mio quartiere, il Ponente di Cesenatico, Bronx Ponente. Colonie dismesse, cantieri Navali in letargo, sono un parco giochi e fonti inesauribili di ispirazione.

 

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Bronx Ponente è il tuo progetto più importante. Di cosa si tratta?

Bronx Ponente è uno pseudonimo che utilizzo dal 2009 come concetto artistico culturale, un nome che ha radici nel territorio e che guarda contemporaneamente all’America ispiratrice. Kline, Twombly, De Kuning, Mothorwell, Rotkho, Basquiat, Warhol sino ai contemporanei McGee, Baseman, Kilgallen sono i miei eroi, le mie Rock star, i miei idoli.

Surfisticamente parlando la crew locale è la via: Robino, RnR, Gnek, Tabarez, Cixini sono le guide per gli spot in generale.

Mixa tutto questo e agita. Risultato: tre anni fa ho bisogno di una scossa e mi rinchiudo in una colonia abbandonata per un inverno intero, dove, grazie ad una valanga di legna abbandonata e di una sega costruisco, con l’aiuto di Carletto, Skateland.

Ho deciso di imparare a girare in mini, così me ne costruisco una ( confesso che non ho ancora imparato e forse non lo farò mai!!). È un periodo di collaborazioni, con il buon Roberto Bacchereti faccio grafiche e murales per il suo SurfLab che sfociano nel primo “Board Swap” della costa adriatica.

L’inverno successivo, dopo che i vigili mi fanno sgombrare da Skateland, il Nik Zamagni trova il gancio per una colonia, questa volta con il consenso del proprietario, così nasce La Santa Bronx Ponente. Trasportiamo lì la mini, creiamo bank e quarter et voilat, “eccoti un fottuto skate Park al coperto”, subito seguito da “First Floor” primo piano contenitore per mostre, installazioni e quant’altro. E’ nata La Santa Bronx Ponente!

LSBP è una casa, un sogno, un posto di confine dove vivere, creare, cazzeggiare e sentirsi liberi per chi nei lunghi inverni romagnoli non è al caldo a godersi tubi srotolanti…

 

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Come sappiamo, il progetto ha attratto in poco tempo l’attenzione della comunità surfistica locale ti facciamo i migliori auguri per il suo proseguimento! Cosa bolle in pentola per il futuro?

Per il futuro prevedo ulteriori cazzeggiamenti, disegnare, fare festa, aspettare mareggiate e tante collaborazioni.

Grazie Tribv! 

Continuate a seguite Tribv e la sua arte sul suo profilo Instagram:
https://instagram.com/simonetribuiani/

 

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