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5 Nuovi Reef Artificiali in Gold Coast

La Gold Coast australiana ha un piano per la realizzazione di 5 nuovi reef artificiali e alleviare così il problema affollamento.

Può sembrare un pò retrò tornare a parlare di reef artificiali in acque oceaniche, quando fino a oggi le wave pool hanno preso il sopravvento dei media, ma nonostante questo in Gold Coast è stato avanzato un progetto che se approvato potrebbe portare alla realizzazione di 5 nuovi reef artificiali ormai sempre più necessari per diluire l’affollamento diventato sempre più insostenibile sulle line up.

 

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Una normale giornata di surf a Snapper Rocks. Foto Luke Marsden

 

 

Secondo quanto riportato dal Gold Coast Bulletin, il prossimo venerdì sarà sottoposto al Consiglio della Gold Coast l’approvazione del primo Gold Coast Surf Management Plan, che raccomanda la realizzazione di cinque nuovi reef artificiali, di cui uno vero e proprio a Palm Beach, previsione di spesa 17 milioni di dollari (australiani), un reef che avrà un’estensione di 300mt e produrrà un’onda destra e una sinistra. Secondo il piano, questo sarà il primo di cinque a essere costruito e secondo quanto anticipato ci sono buone probabilità per l’approvazione del piano.

Gli altri quattro reef saranno ottenuti, uno dalla riqualificazione del reef di Narrow Neck, un’opera da 2,5 milioni originariamente pensata per prevenire l’erosione, il quale sarebbe riconvertito in un vero e proprio surf break di alta qualità.

Gli altri reef break saranno ottenuti invece analogamente a quanto avvenuto per Snapper Rock, tramite il pompaggio di sabbia sui break di Miami, Mermaid Beach e Broadbeach, più a sud, in modo da diluire le folle lungo la costa.

 

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Foto Luke Marsden

 

 

Il piano, presentato da un gruppo di surfisti locali che include anche il leggendario Wayne Rabbit Bartholomew, è già stato discusso qualche giorno fa in Consiglio prima di essere rinviato per l’approvazione all’ultimo consiglio dell’anno, previsto per questo venerdì.

Alla base del progetto sta l’affollamento diventato insostenibile sui break australiani e la consapevolazza di surfisti e istituzione del valore del surf business, che ogni anno porta all’economia locale australiani in introito di 3,3 miliardi di dollari, di cui solo 233 milioni spesi dai surfisti della Gold Coast per acquistare attrezzatura o per andare in spiaggia a surfare. Numeri di certo non trascurabili in un paese come l’Australia con una surf culture molto radicata, ma da non trascurare nemmeno in un paese come il nostro, dove, nonostante il movimento surfistico sia in confronto ancora piccolo ed emergente, è tuttavia una fonte di movimento dell’economia da non sottovalutare.

 

 

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