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Surfista si ammala dopo il bagno “Colpa degli scarichi in mare”

Forlì, 17 settembre 2011 – NON CHIEDE soldi, ma verità. Vuole capire se a provocare quell’infezione batterica sia stata l’acqua di quel mare che ama tanto.


Rimini. Sbocco a mare fogna di Piazzale Kennedy

Lei, una 27enne impiegata riminese con la passione per il kite surf, è il primo caso dell’inchiesta per epidemia colposa aperta dai pm Davide Ercolani e Stefano Celli che indagano sugli scarichi fognari in mare. Ieri mattina la ragazza si è presentata davanti agli uomini del Servizio navale della Guardia di finanza per presentare denuncia in cui si chiede l’acquisizione delle cartelle cliniche e nuovi accertamenti medici per capire se ci sia compatibilità fra la patologia della 27enne e la qualità del mare di Rimini.

I PRIMI sintomi la ragazza li aveva avvertiti alla metà di luglio, proprio nei giorni successivi a una delle aperture degli scarichi in mare. In quei giorni aveva preso il largo con il suo kite surf in compagnia di un gruppo di amici nella zona del canale dell’Ausa. Ed erano iniziati i forti dolori al basso ventre. La ragazza si era rivolta al Pronto soccorso, ma non era stato possibile individuare la causa. Aveva seguito una cura che però non aveva alleviato i dolori. E nella notte fra il 25 e 26 luglio le sue condizioni si erano aggravate, al punto che la giovane impiegata non riusciva più a camminare a causa del gonfiore addominale. Operata d’urgenza per una peritonite acuta, dagli esami era stata rilevata un’infezione batterica che, secondo i medici, sarebbe compatibile con le condizioni del mare di quei giorni. «Da allora i medici le hanno vietato di entrare in acqua — spiega Mattia Lancini, l’avvocato che assiste la ragazza —. E’ sotto costante monitoraggio perchè non si è ancora pienamente ristabilita. Tra le conseguenze ci sarebbero anche danni permanenti, anche per eventuali future gravidanze». Per questo motivo la ragazza ha deciso di rivolgersi all’avvocato Lancini per capire se l’infezione batterica possa essere stata contratta durante una delle sue escursioni con il kite surf. «Al momento non abbiamo avanzato uan richiesta di risarcimento danni — prosegue l’avvocato Lancini —. Alla mia assistita interesse sapere la verità».

LA DENUNCIA arriva a pochi giorni dalla nomina della biologa Cinzia Zoli che è stata incaricata dal pm Ercolani di eseguire nuove analisi delle acque in riva al mare in corrispondenza degli scarichi fognari. E sempre pochi giorni fa gli uomini della Finanza si erano presentati agli ospedali di Rimini e Riccione per chiedere le cartelle cliniche di persone che, nei giorni delle aperture degli scarichi fognari, abbiano lamentato malattie collegabili come problemi gastrointestinali, febbre e dermatiti acute. Il primo caso potrebbe essere proprio quello dell’infezione batterica della giovane surfista riminese. Ma non è escluso che ne possano venire a galla altri nei prossimi giorni.
di Filippo Graziosi
Fonte: www.ilrestodelcarlino.it

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