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Johanne Defay e Jack Robinson trionfano a G-Land

Dopo più di vent’anni Quiksilver ha riportato il World Tour a Grajagan Bay, meglio conosciuta come G-Land, il point sinistro da sogno immerso nella giungla indonesiana sul lato est dell’isola di Java che per qualche motivo era poi uscito dai riflettori a favore di spot più trendy.

 

Le condizioni di questa edizione non sono state epiche, sebbene quelle delle finali siano state le migliori del waiting period, ma per i comuni mortali come noi sono state sufficienti a ricordarci quanto sia desiderabile quest’onda da sogno situata sull’isola di Giava.

 

 

La francese Johanne Defay, evidentemente a suo agio in questo tipo di locations avendo già vinto competizioni a Uluwatu e Cloudbreak, si è assicurata la vittoria della primissima edizione del Roxy Pro G-Land, eliminando la 7x campionessa del mondo Stephanie Gilmore, la favorita Bronte Macaulay e la 5x campionessa del mondo in carica Carissa Moore.

Per Jack Robinson, ormai soprannominato “re del buzzer beater” è la seconda vittoria WSL consecutiva dopo quella australiana al Margaret River Pro. Robinson ha seminato sulla sua strada verso la vittoria contro il numero 1 del ranking Filipe Toledo, campioni come Medina e surfisti insidiosi come Kanoa Igarashi, portandosi al secondo posto del ranking e pericolosamente alle spalle di Toledo.

 

 

Kelly Slater, unico surfista del tour ad aver già gareggiato a G-Land in passato, era giunto sull’isola per cercare di ottenere un’altra vittoria dopo la sua ultima a G-Land quasi 30 anni prima, durante l’edizione inaugurale nel 1995, oltre che una scalata verso i top 5 in vista delle finali, ma non è riuscito nell’intento, eliminato prematuramente da Samuel Pupo al secondo round.

Questo è il luogo in cui il concetto di ‘Dream Tour’ è stato concepito per noi in passato“, ha detto Slater. “È stato il primo evento in cui siamo andati in una location remota alla ricerca di onde perfette e ci siamo sentiti come se fossimo in un surf trip o in un’avventura in cui capita di esserci una gara, e non è cambiato molto. È davvero bello tornare e vedere alcuni dei cambiamenti di tutti quegli anni fa”.

 

Filipe Toledo colleziona un secondo posto, dopo quello in Portogallo, e rimane al vertice del ranking. Foto WSL

 

Gabriel Medina, dopo il titolo mondiale 2021 e dopo aver saltato la prima metà della stagione, è tornato a gareggiare nell’evento indonesiano, il primo dopo il taglio dei metà stagione, grazie a una wild card Wsl, che che ha provocato eccitazione ma anche preoccupazione tra gli avversari per i danni che il brasiliano può fare con una licra addosso.

 

I finalisti, da sinistra Carissa Moore, Filipe Toledo, Jack Robinson e Johanne Defay. Foto WSL

 

In effetti, con vittorie a Tahiti, Fiji, Hawaii, il campione brasiliano era uno dei favoriti a Grajagan ed è stato inarrestabile fino alle ultime fasi dell’evento, quando è stato fermato a sorpresa da Jack Robinson proprio sul suono della campana nella semifinale.

Ora i surfisti del WSL Tour si preparano a invadere la Surf City in El Salvador per la prossima tappa, al via appena una settimana dopo la fine dei campionati del mondo ISA Junior. La finestra dell’evento si estende dal 12 al 20 giugno.

 

Cover foto: Johanne Defay verso la vittoria. Foto WSL

Il Quiksilver Pro G-Land del 1997 è stata l’ultima volta che il Championship Tour ha visitato la remota e misteriosa sinistra indonesiana. Luke Egan ha portato a casa una delle sue quattro vittorie in carriera, battendo Tom Carroll e Vetea “Poto” David, il primo surfista tahitiano in assoluto a qualificarsi per il CT.

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