Citywave ha appena inaugurato una wave pool all’interno del più grande negozio sportivo di Osnabruck, in Sassonia.
La formula di Citywave è semplice: riprodurre un’onda del tutto simile all’onda statica del fiume Eisbach. E la formula ha avuto successo, tanto che di queste onde ne ha già installate in tutta Europa, a Monaco, Zurigo, Vienna, St. Gilles Croix de Vie, e altre sono in via di realizzazione in Russia e Israele.
I costi relativamente bassi di realizzazione di un’onda del genere, variabili a seconda che sia indoor o outdoor e sopra o sotto terra, e lo spazio esiguo necessario ne hanno sicuramente decretato il successo. L’onda può essere surfata anche da 8 surfisti simultaneamente (se esperti), mentre può essere condivisa anche da 10-15 surfisti nell’arco di 30-45 minuti. E il divertimento sembra essere assicurato!
L’ultima realizzazione è stata inaugurata pochi giorni fa a Osnabruck, in Germania, presso L & T Sport, il più grande centro commerciale totalmente dedicato allo sport e alle attrezzature sportive della città. Un centro di 5000 mq su 5 piani, al cui interno ora i surfisti hanno un punto di ritrovo per sfogare l’astinenza da onde, anche se sotto gli occhi dei clienti intenti a fare shopping.
Nel panorama delle onde artificiali, in forte sviluppo negli ultimi anni, tra i tanti progetti di Wavegarden finora realizzati in minima parte, l’onda di Kelly Slater di cui ancora non è ben chiara la commerciabilità, e le altre possibili wave pool, alcune ancora a livello progettuale (come quella di Greg Webber) altre già esistenti (come l’onda di Unit Parktech presentata da poco), quella di Citywave sembra attualmente il modello commerciabile di maggior successo e in grado di riprodurre un feeling molto simile a quello che si può provare surfando un’onda vera.
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