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Ad anzio pescato un cucciolo di squalo di tre metri e mezzo

Surfcorner.it – Un cucciolo di squalo elefante di tre metri e mezzo è finito per errore nelle reti dei pescatori di Anzio. La notizia è giunta pochi giorni fa dalla IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, e conferma come il Mediterraneo sia il luogo più pericoloso al mondo per gli squali. L’episodio però risale ai primi di novembre.

Il piccolo squalo elefante aveva probabilmente appena un anno, si è incagliato in una rete da posta a poco più di un miglio dal porto di Anzio i primi di novembre. Tre metri e mezzo possono sembrare tanti, ma lo squalo elefante è il pesce più grande del Mediterraneo: può vivere ben oltre i 50 anni e raggiungere, da adulto, i 10 metri di lunghezza. Niente paura, però: mangia solo plancton!

Nonostante le dimensioni, è uno degli squali più misteriosi: vive in alto mare e solo raramente si avvicina alla costa. Quando ciò accade, rischia di finire nelle reti da posta, come in questo caso. Nel nostro mare lo squalo elefante è a rischio di estinzione ed è anche una delle tre specie protette (insieme allo squalo bianco e alla mobula). Le catture accidentali sono una delle maggiori cause di mortalità degli squali in Mediterraneo, come ha evidenziato il rapporto IUCN appena pubblicato.

Grazie alla pronta segnalazione della Capitaneria di Porto, Simona Clò – “squalologa” di lungo corso (è anche responsabile scientifica di MedSharks e del Settore Conservazione Natura del CTS) – è potuta intervenire per raccogliere campioni di tessuto per l’analisi del DNA, una tessera in più nel mosaico di questo squalo misterioso.

La notizia si inserisce anche in un rapporto del CTS Ambiente pubblicato a fine estate, quando da un’indagine condotta durante la campagna ambientalista Il Veliero dei Delfini è emerso che il 90% degli italiani non è consapevole di mangiare carne di squalo. Dato questo che sottolinea, ancora una volta, la scarsità di informazioni sugli squali e in generale sulle specie considerate commerciabili. Non solo gli italiani sono dei grandi mangiatori di squalo ma anche grandi importatori: nel solo 2006 ben 13.000 tonnellate di prodotti hanno oltrepassato le frontiere italiane». Lo riferisce Cts Ambiente lanciando un appello al ministro dell’Agricoltura, Paolo De Castro, e al ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.

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