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Sorgerà a Madrid il primo Wavegarden Cove della Spagna

Madrid ospiterà la più grande spiaggia urbana d’Europa. Il primissimo Wavegarden Cove in Spagna arriverà a Madrid nel 2025. La struttura siederà accanto al leggendario stadio Metropolitano della capitale spagnola dell’Atlético de Madrid. E in Italia?

 

Con l’apertura del nuovo Wavegarden Cove a Madrid nel 2025, l’Europa sarà il continente con la più alta concentrazione di wave pool basate sulla tecnologia Wavegarden al mondo, mentre l’Italia ha almeno tre progetti tutt’ora in cantiere, purtroppo fermi.

I promotori del progetto spagnolo sono Atlético de Madrid, Stoneweg e Teras Capital, l’apertura è prevista per il primo quadrimestre del 2025. Madrid si appresta a diventare la prossima Città dello Sport  con un progetto rivoluzionerà il panorama del tempo libero nella capitale spagnola, trasformando quattro ettari di terreno con un’ampia spiaggia artificiale.

 

Drone su uno degli ultimi Wavegarden aperti al pubblico, a Praia da Gama in Brasile.

 

Da quando il surf è diventato uno sport olimpico, la sua popolarità e la sua crescita esponenziale sono una realtà innegabile in Spagna e nel mondo. La sfida è stata che i luoghi per praticare lo sport sono spesso lontani dalle città e la disponibilità di condizioni ideali è stagionale. La creazione di questo surf park apre la possibilità di surfare tutto l’anno, arricchendo l’offerta di svago e di servizi e fornendo una struttura di allenamento per squadre nazionali ed europee.

“Questo progetto rappresenta una pietra miliare significativa per Wavegarden – ha dichiarato Josema Odriozola, CEO e fondatore di Wavegarden – in quanto consolida ulteriormente la nostra visione di portare il surf e il suo stile di vita nelle aree senza sbocco sul mare. In collaborazione con il team di Teras Capital, abbiamo dedicato diversi anni alla ricerca della location ideale a Madrid e non potremmo essere più soddisfatti di far parte di questo entusiasmante progetto Ciudad del Deporte (Città dello sport) sviluppato dall’Atlético de Madrid.” –

 

Zona principianti di un Wavegarden

 

Le onde prodotte dalla tecnologia Wavegarden Cove sono adatte a tutti, dai principianti agli esperti. Il menu Wave di Wavegarden ha più di 20 diversi tipi di onde che variano in dimensioni e potenza da 0,5 ma 2 m.

Questo nuovo surf park a Madrid, che fa parte dello sviluppo della nuova Città dello Sport promossa dall’Atlético de Madrid sul terreno che circonda lo stadio Cívitas Metropolitano per il divertimento di tutti i madrileni, ha un design sostenibile ed ecologico e creerà una destinazione unica per il surf portando lo stile di vita da spiaggia e lo sport del surf alla portata di tutti.

 

Kai Odriozola, figlio del fondatore Josema, durante un allenamento nel wave park.

 

Il sistema di generazione delle onde di Wavegarden si distingue come il più efficiente del mercato, con un consumo massimo di 1 kWh per onda (0,10€/onda). È progettato per ridurre al minimo le perdite di energia, massimizzare le prestazioni dei macchinari e recuperare e riutilizzare parte dell’energia generata in ogni onda. Le lagune del Wavegarden sono specificamente progettate per fornire la massima qualità, quantità e varietà di onde con il minor consumo di energia e acqua. Inoltre, l’approccio sostenibile include la riduzione dello spreco di acqua, poiché l’acqua viene persa esclusivamente attraverso l’evaporazione. Per questo progetto, infatti, si sta valutando la possibilità di riciclare l’acqua della città sportiva.

La visione di questo progetto va oltre la creazione di una semplice attrazione turistica. Si tratta di avere un impatto significativo sulla comunità locale fornendo uno spazio per lo sport, il tempo libero e il divertimento, promuovendo al contempo uno stile di vita sano e attivo. Inoltre, la struttura sarà dotata di una scuola di surf, un negozio di surf, uno skatepark, bar sulla spiaggia, servizi per bambini piccoli e altre attività sportive da spiaggia, rendendo il luogo una destinazione di svago completa per tutti.

 

Sofia Medina a Praia da Gama, Brasile.

 

Stoneweg, Teras Capital e Atlético de Madrid si impegnano a rendere questo progetto una pietra miliare nella storia di Madrid. Con investimenti significativi, impegno per la sostenibilità e collaborazione con Wavegarden, questo wave park è una testimonianza della sua visione e ambizione. Questa alleanza non solo trasformerà il panorama di Madrid, ma eleverà anche il profilo della città come destinazione leader nel mondo del surf e del tempo libero.

“Siamo entusiasti di questo progetto. – ha dichiarato Joaquín Castellví, socio fondatore di Stoneweg e capo delle acquisizioni Europee – Rappresenta una grande opportunità per Stoneweg per soddisfare le nuove esigenze emergenti. Attraverso questa collaborazione con l’Atlético de Madrid, creeremo un impressionante surf park a Madrid, un simbolo di sostenibilità e tecnologia avanzata, offrendo un’esperienza unica per gli amanti del surf e gli appassionati di stile di vita a livello globale.”

 

Victor Bernardo a Praia da Gama

 

Dopo più di sei anni di duro lavoro, abbiamo finalmente trovato i partner perfetti per trasformare questo sogno in realtà. Siamo entusiasti di offrire ai residenti e ai visitatori di Madrid un’esperienza sulla spiaggia senza lasciare la città. Ringraziamo l’Atlético de Madrid per la fiducia e Wavegarden per l’eccezionale lavoro che ci ha portato a questo punto.” – Miguel de Lucas, socio fondatore di Teras Capital.

 

E in Italia, quando arriverà (almeno) un Wavegarden?

I progetti di Wavegarden in Italia, di cui si è parlato nel corso degli anni e anche più recentemente nei mesi scorsi, si trovano tutt’ora al palo. Alcuni sono del tutto svaniti nel nulla, altri sono ancora allo stato di semplici annunci, altri ancora, stando ai rumors, sono in fase avanzata, ostacolati a quanto pare soltanto dalla burocrazia. Viste le dichiarazioni dei fondatori di Stoneweg e Teras Capital, società con ramificazioni e interessi di investimento anche in Italia, ci auguriamo che il progetto spagnolo possa dare un impulso significativo alla realizzazione di un Wavegarden anche nel nostro Paese, che comunque visti i tempi non sorgerebbe prima di un paio d’anni.

 

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