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Nazarè Apre la Stagione XXL

La prima grossa mareggiata di stagione a Nazarè scalda i motori dell’XXL

Appena una settimana fa si svolgeva a Nazarè la cerimonia di inaugurazione della stagione invernale del Big Wave World Tour nell’emisfero nord, e da allora la prima grossa mareggiata non si è fatta aspettare. Ieri a Nazarè i big wave chargers hanno dato spettacolo e insieme a loro c’era non solo l’ormai veterano Alessandro Marcianò, ma anche un infiltrato speciale, il labronico Simone Macera con il suo bodyboard.

 

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Alessandro Marcianò scalda i muscoli a Nazarè. Foto Dynamic Photo

 

Ieri 24 ottobre 2016 Nazarè è tornata sotto i riflettori mediatici con la prima grossa mareggiata della stagione, non era una mareggiata epica o da record ma sufficientemente grossa da richiamare i migliori big wave riders per scaldarsi le ossa in previsione della stagione XXL appena inaugurata una settimana prima, e in ogni caso abbastanza grossa da fare una discreta selezione “all’entrata”.

Quando Nazarè è così grosso la cosa migliore è avere un partner dotato di jet ski per raggiungere il picco se no si vuole fare circa un’ora di remata per raggiungere la line up a braccia, e in questo caso bisogna essere davvero ben allenati e preparati fisicamente e mentalmente.

 

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Simone Macera è uno dei pochi bodyboarder ad aver sfidato Nazarè con questa misura e con la sola forza delle proprie braccia. Foto Bruno Aleixo

 

Ieri, accanto a big wave riders del calibro di Sebastian Steudner, determinato quest’anno a conquistare il record dell’onda più grossa mai surfata, e del nostro italianissimo Alessandro Marcianò, ormai di casa tra McNamara & co., è apparso sulla line up anche Simone Macera, bodyboarder di Rosignano, nato e cresciuto sui mutanti del Garagolo, uno dei pochi, oltre all’ormai local Kalani Lattanizi, ad aver affrontato Nazarè con il suo bodyboard con queste dimensioni di onda.

Diciamo subito che Simone non è un novellino sul bodyboard e nemmeno sulle onde di un certo spessore, avendo già surfato onde pese come The Cave in Portogallo, ma anche El Fronton a Gran Canaria o Puerto Escondido in Messico, anche con dimensioni ragguardevoli.

 

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Simone Macera ieri a Nazarè. Foto Vitor Estrelinha

 

Simone aveva già surfato a Nazarè in condizioni di onda più piccola rimanendo impressionato dalla potenza di quest’onda già intorno ai due metri di altezza, ma mai aveva surfato un Nazarè così grosso come quello di ieri pur essendo sempre stato un suo sogno.

“Ho pianto quando ho realizzato quello che avevo fatto e dove mi trovavo” ci ha confidato Simone, “Nazarè così grosso non è un’onda da bodyboard, sono uscito in mare perchè volevo vedere le onde da vicino e provare almeno una volta a prenderne qualcuna, ma l’onda è davvero molto potente, molto più potente di altri posti pesi al mondo dove pure ho già surfato”.

 

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Ieri le più grosse erano davvero impressionanti e Sebastian Steudner non si è tirato indietro, nel suo intento di battere il record per l’onda più grossa. Foto Bruno Aleixo

 

Per raggiungere la line up di Nazarè, Simone ha rimediato un passaggio da un pescatore, per la prima session, e da un Jet ski in partenza dal porticciolo, per la seconda session. Una volta arrivato sulla line up però è stato lasciato solo con se stesso.

A Nazarè, se non fai parte di un team o non hai un partner con jet ski che ti appoggia e veglia su di te, se lasciato solo a te stesso e se finisci frullato nella schiuma davanti alle rocce rischi la vita e che nessuno ti possa vedere, e quindi venire a salvarti.

Simone era attrezzato con un giubbotto salvagente da jet ski, ma anche questo spesso può non essere sufficiente… “Sono riuscito a prendere 4 o 5 onde, ma un paio di volte me la sono vista brutta” racconta Simone “quanto ti trovi nella schiuma, è talmente alta che è difficile respirare”

 

 

 

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