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Misurare le Onde: Una Scala Alternativa?

L’eterna questione dell’altezza delle onde non avrà mai fine?

Quante volte vi è capitato di discutere con gli amici sull’altezza delle onde e ritrovarvi nel bel mezzo di discussioni spesso anche accese? Matt Clark di Luex  ha fatto alcune riflessioni sulla questione, proponendo alla fine dell’articolo una scala alternativa e anche un po’ ironica, più a misura della nostra quotidianità e forse più adatta a non prendere la cosa troppo sul serio…

 

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© Red Bull Media House

 

8 piedi cattivi, double overhead, 4 piedi Hawaiani? Da sempre misurare un’ onda è una questione complicata. Scale, metodi e punti di vista abbondano ed ognuno con le proprie caratteristiche.

Alcuni surfers tendono ad esagerare, come i pescatori (per i quali il pesce era sempre grosso!), altri preferiscono non esagerare e sottostimare la misura. Siamo una strana tribù, e in mezzo a un mix di ego e mode, le prospettive cambiano così come i picchi sulle secche locali.

Le cose si complicano se consideri da dove guardi le onde o se le devi giudicare da una foto o un video. L’unica costante è che le onde erano sempre meglio ieri!

In generale sono due le principali scale per giudicare l’ altezza dell’ onda:

LA SCALA HAWAIANA

Le mostruose onde hawaiane attirano i surfisti più ignoranti del pianeta, i quali hanno bisogno di una loro scala personale per misurare le onde. La scala hawaiana sottostima la misura, così un’ onda normalmente di 6 piedi può essere definita come 3 piedi hawaiani. Le ragioni di ciò sono oscure e discutibili, alcuni sostengono che misurino la parte posteriore dell’onda, altri affermano che dimezzino semplicemente l’altezza per scoraggiare l’affollamento. Questo tipo di misurazione diventa però problematica se parliamo di onde come Teahupo’o, la cui parte posteriore può essere relativamente piccola, mentre la faccia succhia acqua scavando un cavo enorme e di gran lunga più grosso e potente di quanto suggerirebbe la scala hawaiana. Il che è probabilmente proprio ciò che vogliono…

 

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Mezzo metro o quattro metri? La conformazione di Teahupoo è tale e particolare che l’onda, vista da dietro, potrebbe sembrare inesistente. © Red Bull Media House

 

LA SCALA DI FACCIA

Il metodo di misurazione più diffuso al mondo è quello basato sulla faccia dell’onda, che considera l’ altezza compresa tra il picco e la base. Questa è la più facile e intuitiva per la maggior parte dei surfisti, in quanto è la parte dell’onda che effettivamente si andrà a surfare. Sebbene la misura di un’onda e dei set possano variare durante la stessa swell, si usa di solito stimare la misura media. Se il tuo amico ti dice che le onde erano due metri puoi ragionevolmente pensare che variassero tra 1,5 e 2.5 metri. A meno che tu sappia che è uno spudorato raccontaballe, in questo caso dimezza pure la misura…

PROBLEMA

Il giudizio della misura è intrinsecamente aperto al pregiudizio, come già detto, a seconda dell’ esperienza e della percezione individuale e da dove la si guarda. Tutto sembra sempre più grande dalla lineup che non da riva. Le cose sono ancora più distorte guardando una foto o un video, i fotografi infatti sono molto abili a far sempre sembrare le onde più grandi e impressionanti rispetto alla realtà!

 

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Le onde di Nazarè infiammano il dibattito sulla reale misura dell’onda. © Red Bull Media House

 

Esempio emblematico sono le mostruose onde portoghesi di Nazarè, argomento delicato all’ interno della comunità del big wave riding. Le onde sono sicuramente enormi, e c’è addirittura chi parla di onde record di 100 piedi, ma la questione controversa sta nel definire quanto effettivamente siano enormi. Il problema è che molte delle foto sono state scattate dalla scogliera sovrastante, quindi da molto in alto. La faccia dell’ onda pare incomprensibilmente grande, nonostante l’onda non sia ripida come oltre big waves quali per esempio Jaws o Maveriks. L’apparente lunghezza della faccia dell’onda spesso esagera la reale altezza della parete. Ciò non è di sicuro un problema per surfisti normali su onde normali mentre lo è, ad esempio, per i giudici del Billabong XXL.

Questo ragionamento ci porta ad una conclusione: è l’altezza della faccia dell’onda davvero l’elemento più importante? A scanso di equivoci lo ripetiamo, Nazare è un’ onda semplicemente enorme, è una montagna, un mammut, un puro armageddon in movimento assolutamente pericoloso e letale. I surfisti che hanno il coraggio di affrontarla si meritano tutto il rispetto e il riconoscimento dovuto. Eppure, è difficile e pericolosa altrettanto quanto un’ onda top-to-bottom come Jaws? Il lip a Nazarè tende spesso a franare ed è raro vederlo sparato in avanti e scoppiare sulla base. Nonostante ciò non si merita di certo l’ appellativo di ‘moscione’ che qualcuno le ha dato.

 

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Per alcuni mezzo metrone, per altri un metro e mezzo/due tubante. © Red Bull Media House

 

Che dire invece di velocità, massa e potenza? Tutti fattori che contribuiscono realmente alla pericolosità dell’ onda tanto quanto l’ altezza ma ben più difficili da quantificare (misurazione che necessiterebbe di una boa di rilevamento piuttosto costosa). Per capire di cosa parliamo basta immaginare il labbro di Chopes colpire un corpo umano… se i francesi lo avessero conosciuto prima non avrebbero avuto bisogno della ghigliottina durante la rivoluzione!

Mi rendo conto che gran parte di questo dibattito è superficiale, ciò che a noi interessa veramente è capire se andare o meno in acqua. Capire se le onde incarnano la nostra idea di divertimento o sono piuttosto caverne mortali con cui non vogliamo avere a che fare, e per lo più i numeri non riescono a comunicarci questo fattore. Ovviamente è necessario conoscere le dimensioni della mareggiata quando si guardano le previsioni, per capire dove e quando andare. Ma una volta che arrivi sulla spiaggia e guardi la line up, davvero ti interessa se le onde sono un metro, due metri o dieci? Altezza petto, overhead o triple overhead forse sono una rappresentazione più immediata per capire se le onde fanno o meno al caso tuo.

 

Alla luce di queste riflessioni, mi sento di suggerire e proporre una nuova scala, più semplice e immediata:

1.   Non vale la pena scendere dal letto

2.   Un bagnetto si può fare (tanto vale come doccia, giusto?)

3.   Sempre meglio di un pugno in faccia

4.   Meglio del previsto

5.   Davvero molto divertente

6.   Miglior giornata di sempre!

7.   Siamo sicuri di non aver sognato?!

8.   Miglior giornata “hawaiana” di sempre!

9.   Miglior giornata tra il divertimento e la morte… per Shane Dorian

10. Disastro naturale, meglio cercare un’ altura dovere ripararsi

 

Che ne pensate?

 

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