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Riflessioni su ASP World Tour 2014

Il campionato del mondo ASP sta per ripartire e, come ogni anno, anche quest’anno sarà la più bella edizione di sempre. Lorenzo Castagna ne approfitta per fare qualche riflessione a pochi giorni dall’inizio della prima tappa, il Quiksilver Pro Gold Coast 1-12 marzo a cui anche Leonardo Fioravanti parteciperà facendo la gavetta dai trials e cercando di conquistare uno spot nel main event.

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Kelly Slater durante la finale dell’anno scorso a Kirra. Foto ASP/Robertson

 

 

Tutto e’ pronto per la ripresa del campionato del mondo ASP World Tour 2014 e due sono le certezze che abbiamo: ci sara’ ancora Kelly Slater 11 volte campione del mondo e ci sara’ un sacco di spettacolo.

La prima tappa si svolgera’ come da tradizione in Australia e precisamente nello spot di Snapper Rock una delle destre piu’ belle del pianeta, caratterizzata da fondale sabbioso con qualche roccia nella prima parte e la difficolta’ di essere molto lunga e molto impegnativa.
Quest’onda ha diverse sezioni che hanno anche diversi nomi, la piu’ famosa dopo il main break di Snapper e’ sicuramente Kirra Point che lavora al meglio con mare un po’ piu’ grosso formando tubi infiniti e sezioni velocissime (dove si e’ svolto lo scontro tra Slater e Parkinson lo scorso anno).

 

 

Queste condizioni di onda altalenanti a seconda della grandezza della swell rendono anche difficile fare dei pronostici benche’ ci siano dei surfisti che per tradizione vanno molto forte.
Ogni anno ormai il livello tecnico degli atleti si alza in maniera esponenziale, se prima pero’ era netta la differenza tra i migliori 15 ed il resto del gruppo, adesso ci si puo’ aspettare davvero di tutto, non esiste una heat più facile di un’altra, ed anche il fatto che la singola manovra ora viene valutata con punteggi molto alti le sorprese non finiscono mai. Come si suol dire “It’s not over ‘til it’s over” “ ovvero non e’ finita finche’ non è finita.

Cominciamo dal campione del mondo in carica Mick Fanning che surfa sulla sua onda di casa, un break che conosce come nessuno, dove e’ cresciuto surfisticamente sin dalle prime onde, così come il suo amico Joel Parkinson, che sara’ deciso a dar battaglia fin dall’inizio perche’ si sa Snapper e’ un indice molto importante per il proseguimento della corsa al titolo.
Tra i “soliti sospetti” includiamo ovviamente Kelly Slater vincitore più di una volta su questo spot, Kelly qui ama sperimentare sempre nuove tavole stupendoci sempre con shape diversi, chissa’ che cosa avra’ in serbo per la prossima settimana.

 

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Kirra. Foto ASP/Kirstin

 

Tra gli altri regular footers del circuito candidati alle fasi finali dobbiamo includere assolutamente Taj Burrow che con i suo stile esplosivo ben si adatta a questo spot, famoso per i suoi inizi di stagione “on fire” ma che fatica di solito a mantenere la continuita’. Anche Jordy Smith, archiviate le pratiche di matrimonio ha dichiarato di essere piu’ in forma che mai e sarà sicuramente da tenere d’occhio, chissà che la nuova vita matrimoniale non gli abbia dato uno stimolo in più.

Guardando poi alle scorse tappe del WQS i due surfisti che sono sembrati piu’ in forma sembrano Adriano de Souza fresco (vincitore dell’ Hurley Australian Open a Manly Beach), che trascorre gran parte dell’anno qui in Australia, vera e propria macchina da punteggio su onde medio piccole,  e Julian Wilson che con il suo front side preciso e una grande tecnica sa sfruttare tutte le sezioni che l’onda offre.

 

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Owen Wright è stato assente per gran parte dello scorso anno, mesi durante i quali ha recuperato da un infortunio molto fastidioso. Ora è pronto a tornare, e ricordiamo bene cos’è successo quando Mick Fanning è tornato da un infortunio analogo e più forte di prima. Foto ASP/Kirstin

 

 

Per quanto riguarda i Goofy Footers, Adrian Buchan, Matt Wilkinson (che da quest’anno viaggia accompagnato dal coach Andy King) e Nat Young sono i nomi che dovrebbero far valere la loro tecnica di surf back hand.

Come vere e propie bombe pronte ad esplodere dobbiamo aprire un capitolo a parte per Gabriel Medina e John John Florence, entrambi capaci di stupire e far urlare il pubblico ad ogni manovra, sara’ importante anche la lettura dell’onda perche’ ci sono varie sezioni piu’ mosce da superare per poi esplodere in manovre radicali.

Gli Outsider della gara potrebbero essere invece Michel Bourez che con la sua potenza devasta questa destra senza pieta’ e Sebastian Zietz,anche lui regular footer, che ha dimostrato una certa continuita’ su onde che vanno lavorate a lungo.

 

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John John Florence è pronto e maturo per vincere un titolo mondiale, potrebbe essere l’anno buono? Foto ASP/Cestari

 

Tra i rientri degni di nota osservato speciale sara’ anche Owen Wright che dopo aver visto il circuito l’anno passato solo via web a causa di un lungo infortunio, e’ pronto ed in forma, a quanto sembra dalle anticipazioni via web, non vediamo l’ora di vederlo sparare una manovra dietro l’altra con il back side che lo contraddistingue.

I “nostri” tre europei Aritz Aramburu, Tiago Pires (anche lui rientrante da un infortunio lungo e fastidioso) capitanati da Jeremy Flores hanno buone possibilita’ visto che tutti surfano front side e l’onda si adatta bene al loro tipo di surf specialmente quello di Aritz.

 

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Leonardo Fioravanti ha maturato esperienza nei tubi veloci di Hossegor e si troverà decisamente a suo agio sulle onde di Snapper.

 

Nella Gara dei Trials che si tiene i tre giorni prima dell’inizio del main evente quest ‘anno abbiamo anche il portacolori dell’Italia Leonardo Fioravanti.
Il giovane campione di Cerveteri e’ ormai in Australia da tempo ed ha partecipato a varie gare del circuito Junior tra cui l’Australian open of Surfing dove ha sconfitto in semifinale il campione uscente Matt Bentigs.
Leo conosce Snapper fin da quando aveva 9 anni questo gli dara’ sicuro un aiuto perche’ bisogna sfruttare al massimo le sezioni, specialmente nei trials che vengono fatti partire anche in condizioni non otttimali.
Non ci resta che aspettare l’inizio del contest dove sventolera’ anche la nostra bandiera e gridare tutti insieme….Forza Leo!

A cura di Lorenzo Castagna
Foto courtesy ASP

 

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