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Mondiali Juniores in Perù, Coach e Team Manager Rinunciano

A poco più di un mese dalla partenza della nazionale italiana junior per i mondiali in Perù, rinunciano all’incarico il team manager e il coach. Questa è la lettera che abbiamo ricevuto in redazione e di cui vi portiamo a conoscenza.

 

Salve a tutti,

scrivo questa mail anche da parte di Andrea Bonfili con il quale mi sono sentito telefonicamente propio questa sera, come tutti sanno noi siamo stati nominati dalla fisurf rispettivamente team menager e coach della squadra junior, questo non ci può fare che enorme piacere e ne siamo veramente orgogliosi,ma purtroppo il sussegurirsi dei fatti non ha fatto altro che ritardare i nostri progetti, al momento la situazione è che non abbiamo nessun contatto con l’organizzazzione del mondiale (alberghi, trasferimenti etc), le ricerche per un’eventuale sponsor si sono fermate e addirittura da ultime notizie due atleti (Fioravanti,D’Amico) tramite loro sponsor si sono organizzati  (giustamente a mio avviso) il viaggio da soli partendo però dalla Francia, nessuna delle ragazze è disponibile a venire a propie spese tranne (sembrerebbe) la sorella di bonomelli la quale dice che comunque gli serve il benestare della federazione del costa rica(da verificare) e quindi è molto incerta ,ricapitolando io dovrei andare in Perù con il  Bonfo e lo junior Eschiti ,a mio avviso non mi sembra ci siano i  presupposti per portare alta la bandiera italiana ,penso che un atleta in più non cambi molto il risultato finale, ed è quindi in conclusione che non sarà (salvo repentivi cambiamenti)nostra intenzione partire per questa spedizione.La mia non è una critica verso nessuno però sinceramente non si può partire così alla sprovvista, ribadisco e mi auspico al più presto invece una solida e nuova fiugura della nostra federazione e spero con tutto il cuore e l’amore che ho per questo sport che questo avvenga il prima possibile.Grazie a tutti per l’attenzione e rimango disponibile a qualsiasi nuova iniziativa.

Andrea D’Angelo

 

22 thoughts on “Mondiali Juniores in Perù, Coach e Team Manager Rinunciano

  1. AnnoZero Reply

    Il problema e’ che le onde continuano a non arrivare..ormai da quasi 4 mesi la costa tirrenica non ha piu’ visto onde degne di nota a parte 2 o 3 mini surfate..non c e’ una realta’ surfistica se non c e’ onde di conseguenza una solida federazione non esiste .. i pochi fenomeni italiani hanno imparato a surfare all estero grazie alle loro possibilita’ economiche ..w il free surf

  2. Oliviero Reply

    RIPETO:
    Quello Statuto fu scritto con CONI. E il CONI è al corrente del fatto che non è stato ancora cambiato, ma non se ne è lamentato in quanto la Fisurf, ha avviato una successiva procedura di riconoscimento, che sarà discussa non appena il CIO cioè il Comitato Olimpico Internazionale, al quale il CONI deve fare riferimento, emanerà il nuovo Regolamento per le discipline associate. Nessuno vuole “prendere per scemo nessuno”. sono disponibile ad accompagnare al CONI chi desiderasse controllare dipersona.

  3. oliviero Reply

    Io al CONI ci sono stato e ci ho parlato. Perchè non ci andiamo insieme così senti cosa ti rispondono ?? La risposta alla tua domanda comunque è SI, hanno già controllato la documentazione ritenendola idonea e adesso aspettano solo il nuovo regolamento del CIO per riammetterla.

  4. oliviero Reply

    Ho sentito anche io quelle voci e sono infondate. Sono andato al CONI per avere una spiegazione ed i motivi dell’allontanamento sono stati di ordine burocratico. E comunque si, ci credo che la riprendano perchè ho parlato con il responsabile delle affiliazioni che mi ha detto che è solo questione di attendere il nuovo regolamento perchè fisurf rispetta tutte le richieste del CONI.

  5. Enzino Reply

    Rispondo a Oliviero: resta il fatto che lo statuto non e’ attendibile come la risposta che hai dato. La fisurf non e’ riconosciuta, basta vedere l’elenco sul sito coni, e il fatto che abbiate fatto domanda non vi autorizza certo a mantenere uno statuto vecchio di anni…e se la domanda non viene accettata? ho letto tempo fa che la fisurf e’ stata allontanata dal coni gia’ da anni x gravi motivi…e secondo te la riprendono??? Mi sa che ci credi solo teeeeeeee

  6. Francesco Reply

    Alessio, non mi riferivo al fatto di non rispettare i locals, ci mancherebbe altro! Il rispetto e attendere la propria onda senza invadere il campo dell’altro è sacrosanto, io intendevo che in spot affollati come quelli dei paesi esteri e oceanici, dove ci sono locali molto forti e altrettanto forti surfisti di passaggio, un italiano potrebbe trovarsi spaesato, e quindi “costretto” ad (appunto) conquistare il rispetto dei piu grandi in mare, dimostrando il loro valore per riuscire a surfare un onda…..di certo si prendono più “schiaffi morali” in un superaffollato spot estero che in italia con i 10 che conosci, o sbaglio?

  7. oliviero Reply

    Quello Statuto fu scritto con CONI. E il CONI è al corrente del fatto che non è stato ancora cambiato, ma non se ne è lamentato in quanto la Fisurf, ha avviato una successiva procedura di riconoscimento, che sarà discussa non appena il CIO cioè il Comitato Olimpico Internazionale, al quale il CONI deve fare riferimento, emanerà il nuovo Regolamento per le discipline associate. Nessuno vuole “prendere per scemo nessuno”. sono disponibile ad accompagnare al CONI chi desiderasse controllare dipersona.

  8. enzino Reply

    scusate leggo sul sito della fisurf lo statuto per intero. Al punto 6) sono rimasto sbalordito…la FISURF è riconosciuta dal CONI! Ma questa è una bufala enorme…ma il CONI lo saprà?…in che mani è finito il surf italiano e hanno pure il coraggio di dire “venite con noi”….ma che ci prendono tutti x SCEMI ?

    FEDERAZIONE ITALIANA SURFING
    STATUTO

    6) La FISURF è riconosciuta dal C.O.N.I. quale Disciplina Sportiva Associata e gode d’autonomia tecnica, organizzativa e di gestione sotto la vigilanza del C.O.N.I. medesimo. Svolge l’attività sportiva in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi della rispettiva federazione internazionale, purché non siano in contrasto con le deliberazioni e gli indirizzi del C.I.O. e del C.O.N.I.

  9. Oliviero Reply

    Il problema è molto serio. Una Federazione smembrata che non ha sostegno non può sostenere i suoi atleti. E anche i soldi sono un grosso problema perchè senza non si può andare alle gare internazionali che costano molto, e come scrive qualcuno chi deve pagare ?? Gli atleti che ci vanno e i dirigenti che li accompagnano ?? Non dovrebbe essere così, ma senza introiti la Federazione non ha i fondi per mandare nessuno, dunque, e come è sempre successo in questi ultimi anni, si và a spese proprie. Forse se ci fossero più iscritti la Federazione avrebbe i soldi per mandarceli, tuttavia chi vuole iscriversi ad una Federazione che non ti dà nulla ?? E’ il classico giro vizioso, cioè il cane che si morde la coda. Vediamo se qualcuno si muove. Io a cercare uno sponsor per i Mondiali Juniores ci provo. Qualcuno ci prova con me ??

  10. LOCALS ITALIANO Reply

    Ivo fai che non becco un Peruviano in acqua che ha un nome simile al tuo che ti faccio vedere subito la dipolomazia verso chi viene a scroccare Democrazia e Civiltà in Italia ed oltrepiù neanche porta rispetto!!!
    Sei come i Tunisini che si lamentano che a Lampedusa mangiano tutti i giorni MACCHERONI…ma li mortacci vostra…se ve bekko io ve facccio capire subito che politica utilizzerei con gente irrrispettosa come voi…..detto questo per quanto riguarda la notizia…CACCIATE LI SORRRRDIIIIIIIIIIIIIIIIII!

  11. Redaz Reply

    E’ innegabile e risaputo che in Italia la situazione federale non è rosea e ci auguriamo si risolva prima o poi per il bene di tutti, ma per favore ragazzi ricordatevi sempre di esprimere civilmente i vostri pareri altrimenti, come avvisato, saremo costretti a rimuoverli. Grazie mille.

  12. Alessio Reply

    Vorrei rispondere alla persona del primo commento in cima, Andrea, tu dici che non è chiaro come ha scritto Andrea D’Angelo..pensi di essere stato chiaro nel tuo post?? Non si capisce cosa vuoi dire…mah?!?!?
    Poi Francesco, ma che stai dicendo andare contro i locals, lottare, quando arrivi in un posto nuovo devi rispettare le persone del posto, entrare in acqua con umiltà e aspettare.
    Altra cosa, conosco sia il Bonfo che Andrea D. si impegnano per il surf e nemmeno sapete quanto, la colpa non è la loro se non vogliono sbattersi per qualcuno che non ci crede come la federazione, di sicuro saranno dispiaciuti per i ragazzi, ma che devono metterceli loro i soldi o i ragazzi??
    Ciao a tutti !!

  13. run out Reply

    Fabio concordo con te, la FISURF è la rovina del surf italiano da anni, solo per interesse di pochissimi che alla fine nemmeno fanno surf! MEDITATE GENTE ANCORA CHE DATE RETTA A QUESTE PERSONE CHE SI NASCONDONO DIETRO UN RICONOSCIMENTO DELL’ ISA.
    FANNO SKIFOOOOOOOOOOOOOOOO

  14. fabio Reply

    Per me non è colpa ne de ragazzi che mancano all’appello ne
    degli accompagnatori,ma di una fed. fasulla…………
    neanche i ragazzi delle freccette pagano mille euro per andare ad un mondiale.
    viva l’Italia

  15. Bixi Reply

    SURF SURF SURF . . . Surf e’ stare in mare e divertirsi , rilassarsi , sentire quel profumo di salmastro mischiato alla paraffina che e’ unico ( dopo la topa ! ).. IVO VAI A CASA VAI!!!

  16. Ivo Reply

    Dedicatevi ad altro, il surf lasciatelo a gente che ne capisce…come noi…Quando vado in giro a surfare in Italia fatte i locals e vi sentite forti in grupo quando veramente del surf non avete capito niente. Fate bene a restare a casa con le vostre ondine.
    Ivo (peruviano)!!!!

  17. Francesco Reply

    Alla fine ci si fa riconoscere sempre….una bella occasione per dei ragazzi di andare a conoscere la vera realtà surfistica, in un luogo dove guadagnarsi un onda è un merito e dove c’è da fare “a botte” con i local e i più forti, è sprecata….solo chi ha un grosso sponsor si può permettere queste cose, o chi si organizza in proprio, la federazione non aiuta per niente….

  18. andrea Reply

    ma cercare di scrivere in maniera chiara, no? capisco che non sono team manager e coach d’italiano, però scrivere come i ragazzi che avrebbero dovuto accompagnare in perù mi sembra un po’ troppo.
    ciao
    Andrea

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