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Kelly slater parla del “tour ribelle”

Surfcorner.it – Alcune settimane fa sono apparsi su web articoli riguardanti un World Tour “Ribelle” in gestazione parallelamente all’ASP World Tour, che verrebbe ipoteticamente da questo soppiantato. Dopo le prime notizie, hanno circolato anche voci secondo le quali Kelly Slater avrebbe avuto un coinvolgimento quale uno dei finanziatori del Tour stesso.

Si tratterebbe di un Tour ricchissimo, con un montepremi non inferiore a 1,5 milioni di dollari e un premio di 40.000 per i perdenti, cosa che consentirebbe di affrontare le spese anche senza l’aiuto di sponsor. Il Tour sarebbe limitato però a 16 fortunati surfisti. Si è subito parlato di “Champions Surf Tour” o di “Kelly’s Tour”.

Dopo l’uscita di tali notizie, Slater ha ricevuto parecchie critiche per il suo presunto ruolo in questo Tour, ribattezzato “ESPN Tour” per il coinvolgimento che avrebbe l’emittente televisiva satellitare, ed è stato accusato di dividere in questo modo lo sport oltre che far passare in secondo piano la campagna di Joel Parkinson per la corsa al titolo mondiale, dal momento che proprio durante la gara di Jeffrey’s Bay la notizia aveva fatto il giro del mondo.

Mentre Slater ha cercato di prendere le distanze del nuovo Tour, affermando di conoscere non più di ogni altro surfista al riguardo, il suo manager Terry Hardy è invece profondamente coinvolto. Dopo alcuni incontri tra Slater e ESPN durante gli US Open in California, Kelly è ora in grado di commentare dettagliatamente riguardo il Tour, le motivazioni che vi sono dietro, e rispondere così alle critiche.

Queste sono le risposte di Slater ad Australia Surfing Life che aveva per primo pubblicato le voci riguardo il coinvolgimento di Slater nel Tour (Leggi qui l’articolo dal titolo “A Dreamier Dream Tour?”):

“Il surf è stato la mia vita fin da piccolo” ha detto Slater. “I cambiamenti spaventano tutti e nel corso degli anni hanno causato tanti risvolti negativi (oltre ai positivi) da dimenticare” ha continuato. “Non capisco questo, perchè il non sto cambiando niente da solo e senza il supporto di tutti i surfisti.”

“La mia sola intenzione è di creare un miglior sviluppo del surf agonistico, la struttura attuale è obsoleta (….) Si tratta alla fine di avere una piattaforma migliore per i fan e i surfisti, perchè allora tutti si stanno lamentando?”

Slater continua spiegando le sue motivazioni per cui il nuovo Tour porterebbe dei benefici per tutti e soprattutto per gli atleti, smentendo le varie voci tra cui quelle sulle sue intenzioni di sottostimare la campagna di Joel.

Clicca qui per leggere tutto l’articolo originale su Surfinglife.com.au

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