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Sud america trip: il viaggo e’ iniziato

Lima, una metropoli di formiche dotate di 4 ruote, in continuo movimento, si urlano, si spingono e passano, il più grande ha la precedenza.

I primi giorni sono passati guardando il mare in “vestito da scaduta” e cercando di recuperare, comprare, o affittare 3 longboard per poter iniziare con il sorriso.
Nella playa Makaka, la spiaggia più rinomata di Lima, troviamo tutto quello che ci serve, compriamo 2 long e sappiamo dove andare a recuperare il terzo, conosciamo “il doc”, un 55 enne simpatico e in ottima forma, facciamo 2 parole, gli spieghiamo il progetto, lui ci spiega i suoi, ci troviamo un paio d’ore più tardi, ospiti a casa sua;
il dottor Ricardo Garcia Gomez, medico psicologo è l’attuale più “anziano“surfista a surfare Pico Alto, un’onda da 15 metri. ( lui dice però che l’onda più grande che ha surfato era “solo” undici!!!)
Surfiamo un po’ di giorni a Lima, le onde sono belle, non grandi ma comunque oceaniche, un benvenuto ideale, anche perchè qui ogni giorno c’è onda, tutti qui dicono che in perù c’è onda tutti i giorni…tutto l’anno.

Sguazziamo senza ritegno per 4 o 5 giorni, poi lasciamo momentaneamente il mare e ci addentriamo nel cuore del paese; siamo qui per conoscere e vedere, per catturare ogni aspetto che questi paesi ci mostreranno.

8 ore di bus, un treno, taxy, minibus, clacson e smog, ci accompagnano verso le montagne, a Machu Piciu.
A gran merito questo posto è tra le 7 bellezze del mondo, una roccaforte maya incastrata tra picchi verdi e cielo azzurro.

Altri kilometri e rotoliamo verso il Titikaka, il lago commerciale più alto del mondo, siamo a 3890 metri, c’è un gran sole, il respiro per un po’ è pesante, poi si quieta e godiamo a pieno le immagini che vediamo.
Puno, una cittadina coloratissima sulle rive del lago,
le isole galleggianti di Uros, isole costruite con canneti intrecciati e accatastati sapientemente uno sull’altro fino a formare enormi “chiatte” sulle quali costruire capanne e scuole.
Le isole Taquile, silenziose e popolate da persone colorate nei vestiti e nell’animo.

Dopo una settimana abbondante il Perù inizia a donarci le prime bellezze, sotto tutti gli aspetti.

Torniamo verso Lima, affittiamo una macchina “la mas barata” e iniziamo l’esplorazione della costa verso nord; senza pianificare troppo, la possibile meta è Chicama, ma la strada è tanta, facciamo un paio di tappe,una a Huanchaco dove troviamo una bella onda destra, molto lunga…molto, non è facile prenderla perché richiede una pagaiata continua per non finire fuori dal picco…..o dentro al picco!
La seconda tappa è notturna, in una cittadina fantasma, sovrastata da un’incredibile nuvola grigia proveniente dalla “sider Perù”, la fonderia più grande del paese; fermiamo la macchina perché abbiamo sonno, apriamo la tenda e i sacchi a pelo in un parcheggio polveroso, e riceviamo il saluto di un ragazzo, con cappellino canottiera e fucile a canne mozze.
Gli spieghiamo che vogliamo solo riposare un pò, ci dà il suo permesso e la sua protezione notturna.

Ora stiamo andando verso nord, verso l’onda più lunga del mondo….Chicama we are arriving.

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