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Sequoia Presenta Toro 2.0

La nuova nata di casa Sequoia si chiama Toro, un’evoluzione della Orso di cui mantiene le caratteristiche diventando più adatta alle onde più consistenti e con una nuova tecnologia.

La nuova Toro di Sequoia è stata presentata con una aggressiva colorazione carbone che ne esalta l’innovativa costruzione SF3c, EPS SuperFused di ultima generazione a celle fuse con tre diversi strati di carbonio per garantire un ottima durata, buon flex ed un peso leggerissimo.

Il tipo di carbonio usato sul deck e sul bottom è diverso, per ottenere un risultato differente: sul fondo è stato realizzato uno strato di 3mm full carbon, mentre sopra lo strato è più leggero per dare alla tavola più flessibilità. I tail patch completano l’effetto accattivante che salta subito all’occhio.

 

 

“Volevo aumentare la manovrabilità della Orso, il mio vecchio modello all-round” spiega Marcello Zani, shaper Sequoia, “e renderlo più adatto alle mareggiate più consistenti, senza perdere quelle che erano già le sue ottime caratteristiche, ossia forza nella remata, stabilità e il feeling di entrare subito in sintonia con la tavola.”

 

Non potevano mancare i test di CFD anche sul nuovo modello Sequoia

 

 

Quello che colpisce nella linea della Toro è il Wing molto alto, “pensato sia per l’Italia, dove è necessario un aiuto in partenza, quindi un nose che aiuta nel take off”, afferma lo shaper, “con la possibilità poi di avere una tavola abbastanza stretta nel tail, che risulterà ancora più facile da utilizzare sulle onde più consistenti all’estero, per sfruttare tanti tipi di condizioni. In questo modo ho ridotto la superficie totale mantenendo le linee dell’outline, il risultato è stato incredibile!”

 

Andrea di Pietro testa la Toro in Martinica

 

 

L’idea della Toro è la facilità nel generare velocità senza perdere il “rail to rail” radicale, capacità di adattarsi a molteplici condizioni di mare grazie al suo outline leggermente più largo di una classica short. Stabilità in take off data dalla parte centrale e grandissima semplicità in manovra. Il disegno del rocker, infatti, rende la tavola facile nel pocket con una surfata “user friendly”.

 

 

 

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