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Il Guardacoste

“Oggi a noi domani a voi” o “stiamo tutti sulla stessa barca”….

Certo non è facile immaginarsi che un giorno lo spot che hai frequentato per anni, che ti ha visto crescere e che ti ha insegnato e ti insegna ancora a vivere sta scomparendo sotto i tuoi occhi. Se ne sentono tutti i giorni di lavori su coste dissestate e spiagge mangiate dal mare e il pensiero corre lontano: “tanto io là non ci vado mai….”, “vabbè, ma avevano altri tipi di problemi….”, “tanto poi parto e me ne vado in pura vida!”. Poi un giorno ti svegli e le ruspe ti stanno coprendo lo spot di massi e la costa che amavi, il mare non c’è più. Vasche di acqua morta e malsana. Questo subirà la maggior parte delle coste italiane!!!!

Da un ANSA del 11 marzo scopriamo che la Regione Lazio ha stanziato più di 25 milioni di euro per la difesa e la conservazione delle coste. ”Si tratta di fondi destinati a interventi per un’efficace protezione delle coste dall’erosione dal mare – spiega Mattei (dell’assessore all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Lazio) – nonche’ la tutela e la ricostituzione degli ambienti dunali litoranei e degli habitat costieri”.

”I comuni interessati dagli interventi – aggiunge – saranno, oltre ad Ostia, Anzio, Nettuno, Latina, Formia, Fondi, Minturno, Terracina, Pomezia (Torvajanica), Ladispoli. E’ importante sottolineare che anche in questo caso le progettazioni, per l’80 per cento dei lavori previsti, e’ stata eseguita e sviluppata dai tecnici della regione con notevole risparmio sui costi complessivi , fondi che – concludono – vanno ad aggiungersi ai 120 milioni di euro messi a disposizione per la difesa del suolo e della costa”.

In questo ultimo mese, seguendo la vicenda di Anzio abbiamo avuto contatti con alcuni di questi tecnici che lavorano con la Regione a questi progetti, ingegneri affermati nel campo delle costruzioni marittime. Questi ci hanno più volte assicurato che il sistema delle gabbie chiuse con barriera soffolta e pennelli a T è il più efficace, per quella che noi chiamiamo la “teoria dei massi”, ma che in realtà ci è stata spiegata da un famoso ingegnere: più massi metti, più proteggi, meno ne metti, meno proteggi…. Peccato che allo stesso tempo uno di questi ingegneri che si prodigano a blindare le coste della nostra nazione sta realizzando il tanto atteso reef artificiale di Marina di Carrara. Allora sanno che esistono alternative! La soluzione non deve essere per forza il reef , ma come lo sappiamo noi lo sanno loro che ci sono modi più ecocompatibili ed ecosostenibili delle celle!!!!
A Focene, Nettuno, Foce Verde, per non parlare di Marina di Massa, Termoli e chissà quante altre località hanno già subito questo trattamento distruttivo SENZA RISULTATI APPREZZABILI.
BASTA FARE ESPERIMENTI e facciamo PROGETTI CREDIBILI!!!!

Noi come surfisti abbiamo il dovere di difendere il mare e quello che possiamo fare nell’immediato è creare una banca dati di interventi che hanno interessato le nostre coste e documentare il prima, il dopo e gli effetti, positivi o negativi, che siano. Noi siamo le persone che in assoluto conoscono meglio le coste, con occhio vigile e speranza innata. Facciamo in modo che il tempo che spendiamo a guardare il mare non vada sprecato. Documentiamo con foto, disegni e testi, qualunque cosa.

GreenOceanSurfing vi mette a disposizione una email per tutte le vostre segnalazioni e informazioni. Da questa molto presto (è da mesi in cantiere il nuovo sito….) potremmo creare una vera e propria raccolta di dati relativi ai vari interventi sulle nostre spiagge cosicché da avere sempre un monitoraggio da presentare ogni volta che si presenterà il problema in una o l’altra città.
DOBBIAMO CONTROLLARLI E FARGLI SENTIRE IL FIATO SUL COLLO!
Siamo convinti dell’efficacia delle azioni che vengono dal basso per poter cambiare le cose….
Fra non molto tutte le coste verranno mutilate orrendamente e noi dovremo accontentarci  ancora meno di quanto già non facciamo.

Il mare è vita e il surf è il suo figlio prediletto….l’osservazione è alla base della conoscenza…. POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA!

Mandate foto, testi, disegni, grafici:
ilguardacoste@gmail.com
Presto nuovo sito GOS con forum e database delle coste.

Ps: questo è quello che hanno fatto in India….lo chiamiamo terzo mondo…. guardate alla fine del video i risultati ottenuti…. allora noi siamo il sesto mondo….
 

gosblogsurf.blogspot.com

7 thoughts on “Il Guardacoste

  1. Andrea Reply

    ciao! la situazione è molto grave, a decidere sono sempre giochi di potere legati al clientelismo politico, è ora di iniziare a far capire che buttare sassi in mare non serve a nulla ed in più crea due disastri:
    1) stano sventrando le montagne ! ceando dissesti pericolosissimi. ma a chi frega? tanto quanti soldi girano per scavare , spostare massi e buttarli in mare ? quanti ci mangiano?
    2)i massi in mare per creare vasche di protezione non sevono a nulla il mare non può essere fermato, ma dobbiamo sfruttarlo e capirlo
    ho visto quel video di ciò che hanno fatto in India , è fantastico ! ma come fare per far capire ai governanti quanto è efficace un sistema che non richiede un opera faraonica e quindi non permette di mangiare fra i vari passaggi?
    dobbiamo aumentare il livello di comunicazione, dal semplice parlare nei club o negozi fino alle scuole e ai media, dobbiamo rendere viisibile e normale ciò che è giusto!
    la comunicazione è alla base di tutto, non bastano i blog, c’è bisogno che i media capiscano che ci sono valide alternative, e non basta 1 volta di un passaggio televisivo ma ci vogliono 100, 1000 passaggi è la brutale forza del video che condiziona la gente!
    sicuramente unendo le forze di tutta Italia, il rumore sarà più forte, ma dobbiamo trovare agganci nei media, per denunciare a voce alta il disastro iniziato e quello che sarà!

  2. bruno (GOSer) Reply

    Vai, Valerio! in bocca al lupo per oggi! Probabilmente noi surfisti siamo veramente gli unici che possono fare qualcosa per il mare! La maggior parte delle persone vive il mare come deposito di corpi estivo…. Si svegliano dal torpore invernale e si accorgono che invece dell’orizzonte ci sono solo sassi!!!! CREDO SIA GIUNTO IL MOMENTO DI RIMBOCCARCI LE MANICHE E FARE QUALCOSA!
    Mettiamoci in contatto….

  3. valerio Reply

    ciao sono catanorchi valerio.local del lillatro,stiamo diventando un associazione,e il 30 aprile alle ore 15 ci sarà una riunione e parleremo anche dei vostri problemi.se tutto avverrà come spero saremo una forza a voi utile.ci aggiorneremo.ciao valerio

  4. bruno (GOSer) Reply

    ciao ragazzi, sì è vero l’unione fa la forza e i movimenti migliori sono quelli che partono dal basso…. noi stiamo cercando di fare qualcosa partendo da una costa che ci è cara e che ci ha visto nascere come associazione, Anzio. Qualcosa, almeno nel confronto con le istituzioni e i media, stiamo imparando ogni giorno e vorremmo portare questo lavoro di martellamento in tutta Italia!
    Intanto con il vostro aiuto cercheremo di di creare un database delle “opere” già compiute nel territorio italiano perchè abbiamo capito che è molto importante portare esempi negativi, come esempi positivi.
    Per cambiare l’impostazione di questi interventi bisogna avere il favore della gente che deve capire che esistono alternative alle oscenità che gli propone il potere!!!! Ci vuole informazione. informazione reale che parta da chi il mare lo vive o lo ama tutti i giorni….
    Bisogna fare in modo che la prossima volta che fanno uno schifo del genere, non siano solo 4 surfisti a farseli girare, ma la intera cittadinanza !!!!
    DIAMOCI UNA MANO!!!! mandate le esperienze del vostro territorio! BASTA!!!!

  5. simone Reply

    a focene hanno rovinato tutta la costa…si fa surf solo in due posti e ovviamente sempre abbastanza affollati…del mare non importa a nessuno,basta che fanno appalti e prendono soldi…e bisogna sempre vedere quanto durano questi unici due spot!!! se chiudono tutta la costa siamo fottuti!

  6. Blyndi Reply

    Insistere sul reef artificiale e’ un ottima soluzione , siamo migliaia di surfer in Italia pronti ad organizzare gazebo e manifestazioni su tutta la costa italiana per ottenere firme su firme .. l unione fa’ la forza.E’ un problema che prima o poi si presetera’ per svariati spot e tratti di costa a noi cari.Ci sono associazioni , surf shop , presidenti , impenditori … che organizzano gare , raduni , party , ecc ecc..ora e’ il momento che queste persone organizzino concretamente qualcosa per fermare tutto questo , vedrete che dopo i sostenitori arriveranno in quantita’ spropositata.Qualcuno inizi a muoversi e ci faccia sapere al piu’ presto.

  7. landscape Reply

    cercate e indagate e bloccate sulle aziende di movimento terra ch epartecipano ailavori..
    sono esse che in assenza di lavori edili, necessitano di inutili appalti sulle coste…forzate la mano sul reef artificiale!..ecocompatibile e molto più durevole di 4 sassi che sprofondano ogni anno di metà della loro dimensione… ve lo dice uno che vive su una costa che è piena di sassi e che ogni anno vede prolungarsi gli inutili pennelli…
    è chiaro a tutti che se le coste vanno e vengono a seconda dell’erosione.. non è blindandole che le si blocca…inutile fare a botte con il mare senza almeno averlo capito quel mare….
    solidarietà dall’adriatico!

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