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Bombe calabre accompagnano il secondo giorno del calabria dream waves

Mentre ad Amantea inizia la manifestazione di protesta per le notizie sempre più sconcertanti circa le navi affondate a largo delle coste calabresi su entrambi i versanti, il gruppo di surfisti locali muove a caccia delle bombe liquide che si presentano davanti il balcone della surf house senza sapere nulla della manifestazione poichè la connessione andata in tilt a causa del cattivo tempo non ci ha fatto giungere i messaggi che l’organizzazione ci ha inviato.
Muoviamo direttamente per un secret ben riparato ma all’arrivo siamo costretti ad aspettare che il vento iniziasse a ruotare da nord.
La situazione è molto grossa e le onde dopo circa un oretta trascorsa seduti al bar di fronte una buona colazione, iniziano ad assumere una forma sempre più invitante.
Dopo un paio di set che srotolano per l’intera baia tutti si precipitano a indossare le mute e a paraffinare le tavole. I set incalzano e non mancano certo i fuori misura che rompono ben fuori la baia mettendo in difficoltà la posizione sulla line up ma tutti riescono comunque a prendere buone onde. Ale dopo aver individuato i migliori picchi si scatena in una serie di manovre dove esprime tutto il suo potenziale ben contento di aver incontrato anche quest’anno le ondone della Calabria.
Alle 2 e mezza del pomeriggio decidiamo per un veloce spuntino, la situazione sembra stia migliorando ulteriormente ma sul punto di rientrare in acqua ci accorgiamo che i set sono diventati più grossi così Gianmarco e Gigi si offrono per andare a controllare uno spot non molto distante. La loro telefonata non è delle più invitanti: “un metro scarso che srotola un po lento per un tratto di circa 200 metri”. Guardiamo i set che restano oltre misura senza dare segno di parete surfabile e decidiamo di andare a provare questo metrello di onda. Quando arriviamo troviamo Gianmarco e Gigi sbalorditi dall’improvviso cambiamento della situazione. Sulla line up dove pochi istanti prima l’onda più grossa raggiungeva al massimo il metro ora rompono e srotolano onde di 3 metri abbondanti. Sembra un film girato sull’oceano.
Dopo le foto fatte nella mattinata decido di sfruttare la vista panoramica per qualche ripresa, scambiamo 2 parole con Ale per valutare la line up e ci dirigiamo entrambi sulle nostre postazioni, io sulla balconata dello spot e lui sulla balconata privilegiata dal picco delle ondone che intanto continuano a srotolare per oltre 200 metri.
Salire fino alla balconata per me non è certo difficile come raggiungere la line up così distante per Ale. Tutto il gruppo di surfisti locali si affacciano insieme a me per vedere Ale in azione su onde davvero considerevoli dove leggere la posizione per partire significa affrontare diverse duck dive sotto serie di 4 o 5 onde per volta.
I set arrivano con notevoli differenze di misura rompendo spesso in punti molto distanti ma proprio quando sembrava che Ale dovesse fare l’ennesima duck dive il veloce cambio di posizione mi fa capire che vuole prendere la prima del set che sta entrando. Non ci vogliono molte bracciate e una volta in piedi ci rendiamo conto di quanto siano grosse e veloci. Seguono a queste altre 4 o 5 onde ben surfate fino alla fine sotto le urla di tutti.
Dopo un po di onde surfate alla grande Ale esce esausto messo anche quest’anno a dura prova per le impegnative condizioni che gli spot Calabresi presentano.
Intanto si avvicina l’ora del tramonto e decidiamo di ritornare a vedere il primo spot sperando che le onde siano migliorate.
Quando arriviamo ci rendiamo conto che la situazione è ulteriormente aumentata così per oggi la surfata termina proprio appena il sole inizia a tramontare e ci godiamo i colori offerti dalle ultime luci di una giornata fantastica.
La cena con tutto il gruppo è ormai un classico e i discorsi vanno dalla dimensione delle onde di oggi alle varie esperienza fatte in situazioni impegnative come quella di oggi. Andare a dormire con il suono delle onde che incalza fino ai balconi della surf house lascia tutti sperare in una surfata epica per il terzo giorno visto l’arrivo del vento da terra.
Prima di andare a dormire controllo le previsioni e riesco finalmente a controllare anche la posta di facebook dove trovo sia l’invito per la manifestazione purtroppo trascorsa senza la nostra presenza, sia la notizia degli oltre 20000 presenti a manifestare…
Vado anche io a dormire pensando al valore di ciò che oggi è stato il nostro parco divertimenti nonchè bene intoccabile di tutti: il MARE.

Fra pochi giorni report finale di questa seconda tappa con il racconto fotografico di tutte e tre le giornate di tappa e la classifica locale dopo i voti lasciati sui surfisti presenti a questa tappa.

Report a cura di Umberto Calipari
Stay tunedz on www.tirreniawaves.com

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