Articoli

Surfisti inglesi schierati contro il progetto di energia dalle onde

Surfcorner.it – Sulle onde dell’Atlantico inglese rischia di scatenarsi un ciclone politico generato dal progetto di ricavare energia dalle onde: da un lato infatti ci sono le autorità locali e le aziende energetiche che bramano realizzare installazioni sperimentali per 25 milioni di sterline finalizzate ad alimentare centrali elettriche con le onde e combattere il riscaldamento globale, dall’altro la comunità di surfisti della Cornovaglia, la penisola a sud-ovest della Gran Bretagna, che temono che gli impianti sottomarini sottraggano forza alle onde.
Per i surfisti le installazioni delle turbine lungo i 16 chilometri di costa, al largo delle spiagge frequentate in estate, svuoterebbero di energia e di altezza le onde proprio nelle spiagge più isolate dedicate al surf.

La British Surfing Association, che rappresenta mezzo milione di surfisti inglesi, promette battaglia contro un progetto pilota che ritiene ingiusto. Il Wave Hub Project prevede un terminale elettrico enorme sul fondale marino che collega quattro generatori, alimentati dalle onde, alla rete elettrica nazionale. Per il governo e le aziende l’impianto è di vitale importanza per lo sviluppo della nuova tecnologia che si avvale del moto ondoso per generare fino a 20 megawatt di energia, quanto basta alimentare 7.500 abitazioni, il 3% del fabbisogno energetico della Cornovaglia.

Ma per i surfisti non si può permettere che tutta quella energia venga sottratta alle onde che loro cavalcano e una petizione indirizzata al governo ha raggiunto già oltre 600 firme.
Gli impianti sottomarini potrebbero infatti ridurre l’altezza delle onde fino all’11% nella zona di Chapelporth, una spiaggia più surfata, tra scogliere di granito e discariche di miniere abbandonate.

Ci sono anche alcuni surfisti, più attenti all’ambiente, che non sono d’accordo su questa protesta e sui siti specializzati infuria la discussione. «Questa storia ci fa sembrare tutti egoisti – scrive Alex Dick-Read, editore di The Surfer´s Path magazine – e l’intero sport sembra essere auto-ossessionato e banale».
I contrari rispondono: «immaginate se ai golfisti fosse chiesto di chiudere due buche per metterci i campi eolici! I surfisti che appoggiano il Wave Hub Project suona come i tacchini che votano per il Natale».

Entro una settimana un rapporto di esperti oceanografi dovrebbe chiarire quale sarà il reale impatto dell’impianto sulle onde ed Alex Dick spera che quando la polvere della polemica si sarà depositata, la subcultura del surfing britannico non si sarà fatta troppo male con questo attacco alle energie rinnovabili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

INSTAGRAM @SURFCORNER #SURFCORNER