Quella volta che: era troppo grosso per me

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Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda 312T4 » lun gen 18, 2021 8:51 am

Ciao a tutti. Siccome nella discussione sul turtle roll ho accennato alle condizioni che io definisco "grandi", mi e' venuto di aprire questa discussione.
Invece delle solite domande, raccontiamo dei nostri barbarian days! (si fa per dire..)

Inizio io.

Giornate pessime ne ho accumulato a decine, e molte sono anche quelle del tutto inutili e pericolose (per la mia vita) che ho affrontato stupidamente.
Ma mi e' capitato due volte di essermi VERAMENTE pentito di essere in acqua, ed entrambe le volte per colpa di un amico che mi ha convinto. A ripensarci ora, al nostro livello e a quelle mareggiate, veramente non capisco neanche perche' fossi andato la.
In ogni caso, questa volta che racconto era febbrario del 2015, credo. Stavo recuperando da una operazione chirurgica ed ero alle prime esperienze in acqua dopo mesi di fermo.

Non ricordo bene ma probabilmente c'era un ciclone da qualche parte nel Pacifico, perche' le onde -per me e per tantissimi surfisti ricreativi- erano nel reame del "troppo" (oltre i due metri con set assassini veramente enormi).
Eravamo ad un famoso Point della Gold Coast ed il mare pompava. Solo che nelle settimane prima eravamo riusciti ad uscire -col longboard- nello stesso posto con onde granducce, sfruttando la foce del fiume. Ed il mio amico insisteva che ce la potevamo fare anche quella volta, indicando le pause tra i set.
Ancora mi chiedo perche' mi son lasciato convincere. Fatto sta che ci abbiamo provato.

Volevamo fare piu' strada possibile a piedi (in acqua intendo - e' un posto particolare, poi c'e' da contare le maree eccetera; non mi dilungo ma capite che se suona strano e' perche' l'oceano e' un posto strano) ma quando l'acqua ci e' arrivata alle ginocchia la corrente era troppo forte e chiaramente non eravamo in grado di avvicinarci al breaking point come volevamo. Ci trovavamo praticamente in un fiume e dopo neanche un minuto di lotta abbiamo dovuto arrenderci e sdraiarci sulle tavole. La corrente ci ha portato subito via di traverso ed il piano del mio amico e' svanito nel nulla.

Ci siamo ritrovati e remare per non essere riportati indietro alla spiaggia, senza fare nessun progresso e muovendoci di lato verso nord. Dopo non so quanto e' arrivato il set assassino. Noi eravamo ben lontani dal breaking point ma la valanga di schiuma era comunque enorme. Una. Travolti. Riemersi a respirare. Due. Travolti, capottati, centrifugati. Riemersi a respirare. Tre. Frullati. Riemersi. Quattro, schiaffi e pugni. Riemersi..
La quinta o la sesta era la piu' grande di tutti.
Ricordo che eravamo in piedi in un metro d'acqua, a 5m mentri di distanza l'uno dall'altro, le tavole in mano, abbiamo visto il mostro e ci siamo guardati negli occhi senza dire niente. Chiaramente era l'ultima che avremmo potuto sopportare.
E poi e successa una cosa incredibile.
Il mostro mi ha frullato ma non piu' delle altre, sono riemerso subito ed ho visto l'oceano piatto, senza crespe in arrivo. In preda credo alla pazzia mi son messo a remare come un disperato e con le ultime forze sono riuscito ad uscire senza ulteriori drammi.
Ed e' stato allora che mi sono VERAMENTE pentito di averlo fatto.
L'oceano ha ripreso a pompare appena arrivato e mi son ritrovato solo con un deficiente con un longboard del cappero e senza avere minimamente le capacita' per surfare quei mostri, spesso tubanti. Ed ero gia' stanco.
Del mio amico non c'era traccia e l'ho avvistato molto dopo camminare in spiaggia verso il parcheggio.
Ovviamente c'erano altri in acqua. Non tanti, ma australiani con la meta' dei miei anni, infinitamente piu' bravi e con le palle quadrate che al contratrio di me sapevano cosa stavano facendo.
Ricordo il terrore nel rendermi conto che per tornare in spiaggia avrei dovuto prendere un'onda e rischiare di affogare.
Sono stato in acqua piu' di un'ora, passata a schivare onde assassine, togliermi di mezzo, e tentare di capire come tornare a riva. E bestemmiare contro il mio amico e me stesso.
Alla fine decisi di remare come un disperato, non per prendere un'onda ma per inseguirla da dietro. Si e' rotta davanti a me ed ho remato ancora piu' forte. Per la successiva avevo superato il breaking point, e la valanga di schiuma che mi ha raggiunto mi ha dato un calcio in *ulo che mi ha spedito sino a riva. Sdraiato, aggrappato alla tavola e terrorizzato come un deficiente.

Da quel giorno ho imparato che il surf per me e' divertimento e che non devo dimostrare niente a nessuno. Se dal parcheggio non mi sento a mio agio allora lascio perdere. In acqua voglio passare il tempo a godermela, non a preoccuparmi.
Quell'amico si e' poi rivelato essere effettivamente un idiota. Uno che ha bisogno di essere al centro dell'attenzione a raccontare avventure in cui la verita' e' un optional.
Ancora mi fa rabbia pensarci.

La cosa positiva e' aver visto cosa vuol dire essere in acqua con quelle condizioni. Non mi sono fatto niente e ringrazio.

A voi!
312T4
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda mako » lun gen 18, 2021 11:03 am

raccolgo il testimone, si parla degli inizi, in portogallo, siamo io e un amico (c'entra sempre un amico, perchè soli certe cazzate non si fanno) veramente agli inizi, mai fatto una scuola, mai visto un video, mai chiesto nulla a nessuno, qualche film e riga. arriviamo in questa spiaggiona enorme vicino a Lagos credo, non ricordo, compriamo due spadine da massimo 25 litri usate da un ragazzino e in preda ad una fotta bestiale e ci buttiamo nelle schiume li sotto. Dopo una mattina a prendere schiume ci diciamo beh che sarà, andiamo a prendere quelle belle li fuori. Nemmeno troppa fatica per uscire. Però da fuori è completamente diverso che da dentro, innanzitutto quando arrivavano i set non si vedeva più la spiaggia, mai, muri d'acqua (a me sembravano tre metri facile fossero due metri massimo, ahahahha) che toccavano il cielo. siamo li io e il mio amico che ci guardiamo come dire quindi, che si fa, chi va, bella sitauzione del cazzo essere in mezzo ad onde grosse e non saoer surfare eh. eh già. allora vado, tanto a riva bisogna tornare in un modo o nell'altro, prendo quest'onda e non faccio nemmeno in tempo a capire cosa sto facendo che mi ha mangiato e mi sta masticando pesantemente, mi ha preso, mi tiene sotto, inizio a cagarmi addosso, esco con i polmoni in fiamme, tiro dentro tutto quello che posso vedo il mio amico ancora fuori, penso adesso urlo aiuto ma non è dignitoso e poi sta arrivando un altro muro di schiuma e di quell'aria ne ho maledettamente bisogno, di nuovo giù di brutto, di nuovo trascinato (duck dive e come stare sotto alla schiuma chi lo sapeva al tempo) così per tre onde, alla terza mi porta finalmente dove riesco a toccare un minimo e vista l'angoscia mi tranquillizzo (classico da neofita, tocco uguale sto bene, se sto ca£"$%£), e con un altro paio di sberle torno a riva dove rimango tre giorni a meditare guardando il mare.
brutta esperienza che mi ha insegnato due cose, andare sempre insieme a qualcuno ma valido se no uguale andare soli o meglio ancora con sconosciuti bravi, e mai prendere guidati dalla paura la prima onda del set (e chi lo sapeva al tempo dell'esistenza dei set) ma sempre l'ultima dopo si ha un minimo di tempo per riorganizzarsi.

my 2 cents
mako
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda miguelsurf » gio gen 21, 2021 2:48 pm

Molto interessante questo topic.
Io non ho reale esperienza di onde grosse... cioe' tipo mi caco addosso gia' da appena overhead....se l'onda poi e' sul ripido tubante, o ci sono correnti forti o fondali cattivi, anche con misura inferiore!!! :lol: :lol:
Da quando sono land locked, poi, e' pure peggio.

Ascolto volentieri i racconti di chi ha fronteggiato condizioni impegnative :)
miguelsurf
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Paolo Cartacci » dom gen 24, 2021 1:10 pm

Salve a tutti, la penso come Miguel; bel topic, anche se il titolo può far sorridere i più maliziosi, e soprattutto bella storia. Una curiosità, se proprio volevate provare non sarebbe stato meglio con tavole più corte? Tipo fun, ibrid, oooh. . Boh?! Comunque complimenti a 312t4 nome che mi ricorda la F.1 del '79.
Paolo Cartacci
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda 312T4 » lun gen 25, 2021 3:40 am

Paolo Cartacci ha scritto:Comunque complimenti a 312t4 nome che mi ricorda la F.1 del '79.


Finalmente uno che conosce questa sigla!! Grande Paolo! :headbang:
L'ultima Ferrari ad aver vinto il titolo piloti con Scheckter prima dell'arrivo di Schumy. Quella favolosa ad effetto suolo del famoso duello di Digione Villeneuve-Arnoux, quella del giro a tre ruote del canadese in Olanda! Quella del titolo in parata a Monza!! Ma che ve lo dico a fa'!
3000cc boxer, 12 cilindri, cambio a T (trasversale) modello 4 (la prima era quella di Lauda del 75): 312T4. Un mito.

Per rispondere alla tua domanda sulla tavola, due motivi:
1- il principale, avevo solo quella!
2- impari sulla schiuma, poi dici adesso provo un'onda green da 1 metro, ok ci sono, poi un giorno e' 1.50m, ci provo, ok, poi un giorno e' 2m, ci provo.. e cosi' via, nel corso di mesi e anni.
Ora per me il processo e' finito ed ho stabilito che circa due metri e' il limite dove finisce il mio divertimento. E sono in pace cosi'.

Io quel giorno lo sapevo che era una pessima idea ma sono stato stupido. Ed anche se avessi avuto una tavola piu' corta non sarei stato in grado di fare niente perche' non ne avevo le capacita'. Anzi, volendo prenderne una, avrei dovuto partire piu' viicino al muro verticale che col long, quindi probabilmente pure peggio.
Ciao!
312T4
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda miguelsurf » gio gen 28, 2021 2:51 pm

Quindi? Nessun altro racconto? Tutti Rambo che non si scompongono davanti a niente???
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Fleur » gio gen 28, 2021 5:12 pm

macchè io rischio anche con mezzo metro e le onde grosse mi fanno paura.
Fleur
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda 312T4 » ven gen 29, 2021 4:56 am

Dai, Fleur fa il modesto! Non ci credo. :-D

In ogni caso forse c'e' una spiegazione al silenzio. Questo e' un forum italiano e la stragrande maggioranza degli utenti surfa in Italia, dove FORSE se le onde son grandi si tratta di entrare in acqua con "mare attivo", e quindi di un certo pericolo. E quindi capita meno spesso.
Sparo minchiate?

D'altro canto so di tantissimi che viaggiano in giro per il mondo e che dovrebbero aver incontrato situazioni degne di un racconto.
Aspettiamo.
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda mako » ven gen 29, 2021 10:03 am

dai Fleur, ci prendi in giro, spara qualche bell'aneddoto tuo, sono tanti anni che surfi e sicuro hai qualche bella storia da raccontare o riportare di qualcuno che conosci e che ti ha raccontato, mi sembra un bell'argomento, divertente e in certa misura anche educativo per i nuovi
mako
 
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Fleur » ven gen 29, 2021 1:55 pm

davvero io soffro la misura non scherzo!
penso forse sia dovuto a delle esperienze che ho fatto ad inizio carriera come ad esempio quella di decidere di andare in viaggio di nozze a Bali nella stagione secca quando ancora non era alla mia altezza.
comunque nella vita ho rischiato di affogare davvero almeno 5 volte ed una è stata con 30 cm su 50 cm di fondale perchè il corpetto non l'avevo legato agli shorts e mi ha fatto il carciofo in testa chiudendosi con il cordino, prima che il mio cervello capisse che dovevo sfilarlo dal collo e non cercare di tirarlo giu' sono passati dei buoni 40 secondi con la testa immersa nell'acqua accumulata dentro il "carciofo", sarebbe stato davvero comico affogare da in piedi.
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda GIAMPI » ven gen 29, 2021 8:35 pm

Fiore è la terza volta che rileggo il tuo post e rido ancora!!!!
Comunque è vero che con poca misura, rischi di più: mi ha dato fastidio per anni una spalla per averla battuta su un basso fondale di sabbia.
Durante i miei inizi, con una rotazione da scirocco a maestrale in Feniglia, presi la frullata più clamorosa della mia vita, rotolando sino a riva, naso e bocca pieni di alghe e sabbia e mezzora seduto sulla sabbia per ripigliarmi da quello che avevo ingurgitato.
Ma la più clamorosa fu la prima volta che uscii con il Rainbow model e nonostante le raccomandazioni di Michele, uscii con quattro piedi lisci lisci e tubanti a mezza via, parto e mi metto in parete:" Ma come cammina sto' long!" dicevo e vedo che la parete comincia a chiudere per tubare, mi accuccio per afferrare il rail ma la tavola fugge da sotto i piedi seguendo la parete e mi colpisce sulla guancia destra. Risultato: sembrava che Duran mano di pietra, mi avesse dato un destro, guancia destra gonfia e semi svenuto e frullatina di contorno, risultato finale: tre denti buoni incrinati sino alla camera pulpare, irrecuperabili e una ricostruzione da rifare, fortunatamente sono stato colpito dal rail dove è più pieno.
Ultima: partenza sbagliata a Lagide, Peniche (PT) sederata clamorosa sul tavolato di roccia e frullato da un paio di onde e sono strisciato fuori a gambe larghe, Atlante mi aveva sodomizzato!!!!
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Surftauro » sab gen 30, 2021 2:54 pm

Il viaggio di nozze a Bali mi ricorda Omar Simpson che regala la palla da bowling alla moglie hahaha.. Comunque ci ho aperto anche un post perché i primi tempi (che ancora lo sono) per me era una quasi sincope ogni uscita... Ma in Liguria il famoso duemetroniemezzochetedicolevate, mi hanno spaventato davvero, l'onda mi ha sbattuto sul fondo quindi gran culata poi quando sono riemerso non avevo più fiato e la seconda violenta allo stesso modo non sono riuscito ad andare sotto appunto perché non avevo più fiato, ma niente di più sbagliato l'avrei passata, invece lho aspettata che mi si chiudesse sopra, altra culata sul fondo e in una frazione di secondo ho pensato... Ora affogo, l'istruttore mi ripiglia mi porta in ospedale mi drenano i polmoni la moglie si incazza e mi da fuoco al surf, no non può essere devo farcela, ho afferrato il leash ho tirato e sono sbucato fuori. A quel punto volevo uscire ero impaurito forte, ma ho pensato che non sarei più rientrato, quindi prua sulla corrente di ritorno e ci ho riprovato.. Non ho preso un'onda quel giorno, solo frullo i, ma mi è servito tantissimo...
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Surftauro » sab gen 30, 2021 2:57 pm

Giampi Madonna che racconto... Rispetto...
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda GIAMPI » sab gen 30, 2021 6:42 pm

Rispetto per gli ottomila euro che mi ha sfilato l'odontoiatra!!!!
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Re: Quella volta che: era troppo grosso per me

Messaggioda Surftauro » sab gen 30, 2021 7:18 pm

Hahahahha! Si dice che è tutto mestiere che entra nel sangue... Nel caso tuo nei denti :supergrin:
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