Mare piatto, una risorsa o una condanna?

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Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Scoop » mer giu 30, 2021 9:55 am

Io dico una risorsa.
Mi ricollego al post sulla remata.
Se è vero che il surf per l'80% è remare allora significa che ci si può allenare anche con il mare piatto. Sembra una banalità ma non lo è affatto.
Almeno a giudicare dalla quantità di molluschi presenti in lineup quando c'è onda, pronti a darsi battaglia a suon di droppate e tavolate nei denti e la totale assenza di persone che remano la tavola quando non c'è onda.
Personalmente sono anni che esco anche con il mare piatto, anche in inverno quando posso ma in estate tutti i giorni o quasi. Mi godo delle uscite anche lunghe lungo la costa, il silenzio, i panorami e la solitudine. Oltre ovviamente ad allenare la dote fondamentale che deve avere un surfista ossia la resistenza a remare e l'esplosività.
Trovo strano che un disperato italico non sfrutti questa possibilità per migliorare in quello che è il requisito fondamentale per poter surfare con soddisfazione.
A tal proposito propongo un sondaggio:
Chi di voi lo fa.
1 spesso
2 quasi mai
3 mai
In conclusione smettetela di smadonnare per il mare piatto e uscite a remare soprattutto se siete principianti ma vale per tutti.
E poi l'acqua del mare vi schiarirà i #surferhair e avrete sempre quel fantastico look così #spicy che manda in calore tutte le femmine
#ilovepiatta
#stayspicy
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Fleur » mer giu 30, 2021 10:24 am

mai fatto personalmente. anzi meglio 2 trick in park.
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Scoop » mer giu 30, 2021 11:12 am

Sicuramente più divertente non ci piove ma...onestamente pensi sia piu utile fare i saltelli flipflip in park o avere una schiena forte e una resistenza nella remata che ti permette di risalire sul picco vedere un set e ripartire subito senza essere sfibrato?
A me sembra che la differenza tra un surfista oceanico e uno italico non sta tanto nel saper fare le manovre sull'onda ma nell'abitudine al mare grosso (e vabbè li non ci si può far nulla), nella lettura delle onde e pure li ce se po fa poco e poi nella qualità della remata, la resistenza, la capacità di risalire e ripartire. A fine session significa aver preso più onde.
Un po' come se un giocatore di calcio si allenasse solo a tirare in porta o dribblare ma non ce la fa a fare 400 metri di corsa. Lo definirei un prerequisito fondamentale.
Sbaglio?
#stayspicy
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Fleur » mer giu 30, 2021 11:51 am

Scoop ha scritto:Sicuramente più divertente non ci piove ma...onestamente pensi sia piu utile fare i saltelli flipflip in park o avere una schiena forte e una resistenza nella remata che ti permette di risalire sul picco vedere un set e ripartire subito senza essere sfibrato?
A me sembra che la differenza tra un surfista oceanico e uno italico non sta tanto nel saper fare le manovre sull'onda ma nell'abitudine al mare grosso (e vabbè li non ci si può far nulla), nella lettura delle onde e pure li ce se po fa poco e poi nella qualità della remata, la resistenza, la capacità di risalire e ripartire. A fine session significa aver preso più onde.
Un po' come se un giocatore di calcio si allenasse solo a tirare in porta o dribblare ma non ce la fa a fare 400 metri di corsa. Lo definirei un prerequisito fondamentale.
Sbaglio?

non sbagli assolutamente! ma è una cosa che non ho mai fatto nemmeno da bimbo.
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda mako » mer giu 30, 2021 3:20 pm

Scoop sempre riflessioni interessanti. Io sono sul quasi perché d’estate mi porto sempre lo spugnone dietro, per mio figlio, e con lui per insegnargli bene la remata e l’attacco alla tavola del petto ci facciamo delle remate senza onda, ma non dei tour, quindi non vero e proprio allenamento. Credo però che se vivessi con il mare di fronte lo farei e anche spesso.
Poveri molluschi però, ricordiamoci che ci siamo passati tutti, indistintamente e per forza da quella fase.
Un po’ di rispetto per i molluschi :supergrin: :supergrin: :supergrin:
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Surftauro » mer giu 30, 2021 4:45 pm

Raramente ma l'ho fatto, più che per la muscolatura per piazzare bene la posizione, abituarmi a stare inarcato a lungo. ma comunque ci sta maledire la piatta, in fin dei conti ci piacciono le onde. Personalmente una volta risalito in line up non mi manca la forza ma il fiato, infatti una volta arrivato anche dovessero approcciarsi onde bellissime non parto perché un paio di volte sono caduto e restato sotto acqua senza fiato con annaspamento e bevuta di schiuma e una volta risalito non ero più tanto spicy
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda 312T4 » gio lug 01, 2021 7:12 am

Apprezzo le argomentazioni di Scoop.

Io in questo caso dissento.
Nel senso che remare e' una attivita' obbligatoria, ma non e' surfare.
E' un po come se non ci fossero gli impianti di risalita in montagna e si dicesse che sciare e' 80% trascinarsi su l'attrezzatura. No.
In montagna hanno creato gli impianti di risalita proprio per potersi godere delle discese senza quella grandissima rottura di palle. Sciare e' un'altra cosa, cosi' come surfare e' un'altra cosa, in senso letterale.
Remare e' una condanna alla quale siamo sottoposti.
Poi non so quanto voi abbiate frequentato posti con onde epiche. Ma state tranquilli che quando in Gold Coast arrivano gli swell della madonna, Parko, Mick Fannaning, Stephany Gilmore e gli altri locals mica escono in acqua remando! Col piffero! Si fanno portare con le moto ad acqua, e si fanno prendere dopo ogni onda.
Tra l'altro, siccome gli australiani in media hanno soldi da spendere, e la gente che possied le jetski e' molta, quando arrivano mareggiate serie il traffico di moto in acqua e' tale che il comune di Coolangatta (superbank) sta pensando di vietarle e introdurre dei permessi speciali (per questioni di sicurezza - dato che alcuni jetski travolti dalle onde hanno causato piu' volte vari problemi).

Quindi non solo i campioni, ma anche i moltissimi locals di turno appena si arriva ai due metri si motorizzano immediatamente. Alla faccia della retorica farlocca del contatto con la natura e la sfida degli elementi (di cui qua se ne sente ben poco, a dire il vero..).

Tutto questo per dire che io penso che remare sia solo una rottura di palle necessaria, e che gli esempi anche illustri che vedo quotidianamente non fanno altro che rinforzare questa idea.

Detto questo, siccome noi merdacce dobbiamo remare come schiavi sempre e comunque, e' sicuramente fondamentale poter remare a volota' per potersi godere la sessione.

Io personalmente non ho mai remato col mare piatto. Anche perche' se 'e piatto non mi faccio il viaggio.
Una volta sono andato ad un lago per remare dopo 6 mesi di stop a causa di una operazione. Dopodiche' mi son reso conto che andare in piscina e' la soluzione migliore (per me), e sono anni che lo faccio. Certamente allenarsi in un modo o nell'altro e' necessario.
Ed a proposito di molluschi, proprio in queste settimane non ho potuto ne allenarmi ne surfare e sabato (se riesco ad andare) sara' molto imbarazzante. Mollusco totale.
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda 312T4 » gio lug 01, 2021 7:22 am

[quote="Scoop"
A me sembra che la differenza tra un surfista oceanico e uno italico non sta tanto nel saper fare le manovre sull'onda ma nell'abitudine al mare grosso (e vabbè li non ci si può far nulla), nella lettura delle onde e pure li ce se po fa poco e poi nella qualità della remata, la resistenza, la capacità di risalire e ripartire.[/quote]

Mi piacerebbe tanto poter dire qualcosa in merito ma non ho mai visto gente surfare in Europa, ne sull'Atlantico ne nel Mediterraneo. Sento cosi' tanto parlare di Portogallo che muoio dalla voglia di capire com'e' e vedere come si muove la ggente.
Per non parlare della Sardegna. Vedo spesso foto epiche sui social.. come vorrei vederle coi miei occhi. Anche dalla Liguria ogni tanto vedo cose appetibili.. chissa' che riesca quando sta cosa sara' finita..
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda mako » gio lug 01, 2021 9:32 am

non so cosa serfi ma appettibili per le mareggiate epiche della liguria mi sembra molto riduttivo, considera che sono fuori in 4, non so come li calcolate ma io ho visto roba serena da 4/5 metri, e ripeto in acqua solo chi li sa gestire.
si puà dire che l'australia ha un po' rotto il cazzo .... AHAHAHHAHAHA amichevolemtne eh ma è come se parlassimo due lingue diverse... tu parli di jest ski quando fa due metri ocenici, qui ci facciamo le seghe pensando al metrello pulito mediterraneo, tu in acqua hai parko, fanno e gilmore, noi il panza, il bocia e l'amico fattone che fa le foto fuori con cell, non ti dico abbi pietà però a volte limitati dai, ci fai salire delle rogne che non hai idea :supergrin: :supergrin: :supergrin:
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Scoop » ven lug 02, 2021 12:07 pm

312T4 ha scritto:Apprezzo le argomentazioni di Scoop.

Io in questo caso dissento.
Nel senso che remare e' una attivita' obbligatoria, ma non e' surfare.
E' un po come se non ci fossero gli impianti di risalita in montagna e si dicesse che sciare e' 80% trascinarsi su l'attrezzatura. No.
In montagna hanno creato gli impianti di risalita proprio per potersi godere delle discese senza quella grandissima rottura di palle. Sciare e' un'altra cosa, cosi' come surfare e' un'altra cosa, in senso letterale.
Remare e' una condanna alla quale siamo sottoposti.

Capisco. Non condivido ma capisco. Esiste lo sci alpinismo in cui chi lo pratica apprezza sia la salita sia la discesa.
Però remare resta l'unico modo di prendere le onde in tutto il mondo normale. Io tutta sta gente che si fa portare dalla moto non ho mai vista da nessuna parte in tutti i posti che ho visto. Però ammetto che in Australia non sono mai stato quindi nn metto in dubbio quello che dici.
Dico solo che nel resto del mondo le onde si remano, la normalità resta quella mi pare.
In ogni caso esiste pure la pinna motorizzata che potrebbe essere una valida alternativa per i pigri poveri che non possono permettersi l'autista :-D
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda okemberg » ven lug 02, 2021 4:24 pm

Io quando posso lo faccio anche perchè mi piace, d'estate sempre, solitamente al tramonto.
Comunque faccio allenamenti diversi per la remata da take off e quella resistente prolungata, anche allenare la duck può essere utile se si è fermi da un po', per riacquisire il perfetto equilibrio.
Comunque i surfisti oceanici e WSL useranno anche le moto d'acqua ma hanno una remata paurosa, si vede che la allenano parecchio.
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda 312T4 » lun lug 05, 2021 7:40 am

Ma certo, sono tutti atleti da paura. Ma non confondiamoci le idee. Quello che intendo io e' che se si puo' farne a meno, della remata, i primi a farne a meno sono i campioni delle riviste (ovviamente quando il mare e' grosso e' c'e' la scusa) anche se loro avrebbero il fisico per cavarsela. Perche' e' una rottura di palle.

Poi ha ragione Scoop quando dice che noi merdacce divremmo invece pensare solo ad allenarci, anche con la piatta.

La pinna motorizzata io la prendo sicuro appena la vecchiaia mi fara' fare troppa fatica per uscire e godermela come dio comanda.
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda 312T4 » lun lug 05, 2021 8:04 am

Questo l'articolo di Tracks magazine del 2018 a proposito di bannare i jetski da superbank:
https://www.tracksmag.com.au/news/shoul ... tch-485649

"With that much water moving, the rip was horrendous. It made paddle surfing difficult, but nowhere near impossible. It also meant that having a jetski was a considerable advantage, an advantage that many (to be fair mainly high-profile) surfers decided to use. "

"Con tutta quell'acqua in movimento, i rip erano spaventosi. Remare era difficile, ma certamente non impossibile. E significava che avere il jetski era un vantaggio considerevole, un vantaggio che molti (e ad essere onesti, soprattutto molti surfisti di alto profilo) hanno deciso di usare."

“What the actual fuck? What are the rules in Australia?” Asked our Saffa correspondent Craig Jarvis. “If a ski were to go thru the lineup at Supers, Bruce's or Seal Point on any day whatsoever the guy would either be put in jail, or fucked up so properly on the beach afterwards that he would never ever venture out there again.”

" 'Ma che cazzo! Quali sono le regole in Australia?' Chiede il corrispondente da Saffa Craig Jarvis. 'Se un ski fosse andato nel line-up a Supers, Bruce's o Seal Point in qualsiasi giorno, il tipo sarebbe finito in prigione o l'avrebbero pestato cosi' tanto in spiaggia che non l'avrebbe fatto mai piu'."
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda mako » lun lug 05, 2021 10:45 am

parlando seriamente con la short se remi tanto in partenza qualcosa non va, in un certo spot dove orami conosco gli scogli per nome e anche i ricci a volte li saluto praticamente non remo, due tre colpi e si va, basta la posizione, in altri posti invece dove non consco l'onda o non è un point ma beach allora il discorso cambia e si rema molto di piu', però la fatica vera nella remata non è per il take off, è per muoversi, per risalire, per cavarsi dagli impicci, per cavarsi dalle linee altrui, e per queste cose fare la pratica suggerita da scoop è basilare, vero che remare non è surf, in qualche altra discussione se ne parlava, è come la corsa nel bob a quattro, fondamentale ma non si gode, però senza quella non si va da nessuna parte e anzi spesso si da fastidio a chi serfa attorno
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Re: Mare piatto, una risorsa o una condanna?

Messaggioda Scoop » mar lug 06, 2021 10:01 am

mako ha scritto:parlando seriamente con la short se remi tanto in partenza qualcosa non va, in un certo spot dove orami conosco gli scogli per nome e anche i ricci a volte li saluto praticamente non remo, due tre colpi e si va, basta la posizione, in altri posti invece dove non consco l'onda o non è un point ma beach allora il discorso cambia e si rema molto di piu', però la fatica vera nella remata non è per il take off, è per muoversi, per risalire, per cavarsi dagli impicci, per cavarsi dalle linee altrui, e per queste cose fare la pratica suggerita da scoop è basilare, vero che remare non è surf, in qualche altra discussione se ne parlava, è come la corsa nel bob a quattro, fondamentale ma non si gode, però senza quella non si va da nessuna parte e anzi spesso si da fastidio a chi serfa attorno

Esattamente!
Certamente non è una gioia per l'anima remare ma è quello che ci permette di surfare di più e meglio. Tornare sul picco e remare il set che arriva anziché sedersi per riprendersi e vedersele passare sotto è già una bella ricompensa. Senza contare l'aumento della durata delle uscite che ti permette di far fruttare i pochi giorni buoni.
E poi ripeto fino alla morte che l'acqua salata e il sole vi faranno venire i fondamentali #surferhair e sarete sempre esageratamente #spicy e se siete pelati potete fare come marcianò che in fatto di surferhair è qualcuno :-D
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